IL GIORNALE DEL VOLONTARIO IL GIORNALINO DEL VOLANTARIO N.3 Maggio/Giugno/Lug | Page 2
IL GIORNALE DEL VOLONTARIO
Maggio,Giugno,Luglio/2016
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- assumere un rappresentante o un artigiano chiedendogli però di anticipare le
spese per l’acquisto dei materiali di
lavorazione;
- Fare lavorare gratis una persona spacciando la propria società per ente senza
scopo di lucro;
- Utilizzare illegalmente i diritti di autore di una persona per le proprie pubblicazioni;
- Indurre con l’inganno un utente internet a fare una connessione particolarmente costosa;
- Indurre con l’inganno a telefonare a
un numero a tariffa elevata ;
- Vendere un prodotto con pubblicità
ingannevole, descrivendolo come migliore o meno costoso di quanto non sia
in realtà;
- Indurre con l’inganno a firmare un
contratto di assunzione per un impiego\prestazione diverse da quelle specificate o diversamente retribuito rispetto
a quanto specificato o con mansioni o
orari extra rispetto al contratto.
Il truffatore può sollecitare con l’inganno via telefono, e-mail o finte televendite inducendo a:
acquisti di beni inesistenti o di
valore inferiore a quello dichiarato;
richiedendo numeri di carte di
credito o debito con vari stratagemmi ,ad esempio una donazione per false associazioni benefiche;
Indurre dolosamente la vittima
a attivare contratti per servizi
non richiesti.
In tutti i casi però la sola telefonata o
l’invio di e-mail senza previo consenso
della persona costituisce da solo estremo di reato.
Alcune sette e presunti “maghi” con
falso proselitismo o dietro promessa di
guarigioni miracolose mettono in pericolo la vita stessa della persona, spesso
inducendolo all’alienazione dai propri
beni, dalla famiglia e\o alla rinuncia
delle cure mediche indispensabili; il
reato di circonvenzione di incapace può
essere invocato a difesa della vittima se
la perizia psichiatrica ne accerti la incapacità temporanea o permanente per
avvenute
pressioni
psi-
LE 5 TRUFFE PIÙ COMUNI
1. LA TRUFFA “DELLE BANCONOTE”
cologiche sulla persona.
3.LA TRUFFA “DELLA LOTTERIA”
I truffatori entrano in azione quando
l’anziano va alla posta o in banca a
ritirare la pensione. Appena esce lo
intercettano, presentand osi come dipendenti dell’agenzia incaricati di controllare il numero di serie delle banconote. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un
errore e scambia le banconote vere con
quelle false.
2. LA TRUFFA DEL “PACCO”
In questo caso i truffatori si presentano
a casa della vittima, e dicono di dover
consegnare un pacco, con della merce
ordinata da figli o parenti. Per ritirare il
pacco, agli anziani viene chiesto di
pagare una somma, che ovviamente
finisce nelle tasche dei delinquenti.
La truffa arriva via posta: la vittima
riceve una lettera che annuncia la vincita di un premio ad una lotteria. Per
riceverlo, però, l’anziano deve inviare
dei soldi con un vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro.
4.FINTE DONAZIONI O EREDITÀ
In questo caso i truffatori agiscono in
coppia e spiegano all’anziano che, per
entrare in possesso della donazione o
dell’eredità ricevuta, è necessario per-