Il foglio dell'Umanitaria Settembre 2017 - Gennaio 2018 | Página 2
il
FOGLIO dell’Umanitaria
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A ruota libera
Se solo i luoghi
potessero parlare...
Già mi immagino cosa potrebbero rac-
contarci i mattoni, gli arbusti, i portici, i cor-
tili, le ombre e i chiarori che per Gadda
potevano trasformare alcuni angoli dell’U-
manitaria in un “quadro cubista".
Il primo segnale sono le grida di gioia al
suono della campanella, quando l'Umani-
taria – un tempo pacifica dimora di mona-
ci francescani – era frequentata da migliaia
di studenti, negli anni del boom economi-
co, ma anche prima, prima del ventennio
nero, quando andare a scuola era un pri-
vilegio di pochi e in questo luogo (quan-
do il diritto di voto era prerogativa
maschile) ci fu chi comprese appieno la
forza, il valore, il significato di dare a tutti,
uomini e donne, gli strumenti per poter
crescere, imparare, riscattarsi dalla propria
condizione.
E sempre qui, all’aria aperta, nel brusio
generale è davvero difficile farsi largo tra il
pubblico emozionato dalle mostre didatti-
che, dove si vede subito come le nozioni
apprese si siano concretizzate in opere
d’ogni genere, dalle lampade di ferro bat-
tuto alla biancheria di donna, dalla deco-
razione del vetro ai lavori del tipografo,
dello stuccatore, del tappezziere, dell’o-
rafo.
Girovagando tra le aule al primo piano
delle scuole d’arti e mestieri e i laborato-
ri della Casa di Lavoro al piano terreno
(sotto la vigilanza di Alessandrina Ravizza),
si è catturati da un turbinio di suoni e
odori: la polvere della pietra lavorata, le
prove della scuola di canto o le musiche
della programmazione del Teatro del
Popolo, l'odore intenso di vernici e colori,
il sudore delle mani incallite, il tramestio
della carta compressa in litografia, il tintin-
di Piero Amos Nannini
collezioni d'arte, monili, quadri, disegni,
volumi antichi, arredi, vetrate artistiche,
edifici, ridotti in cenere, tra lamiere con-
torte, macerie fumanti, disperazione...
prima che Riccardo Bauer pianificasse l'in-
credibile rinascita, che ci ha portati fin qui.
Se solo i luoghi potessero parlare, oggi ci
direbbero di festeggiare il prossimo anni-
versario, 125 anni, con il sorriso sulle lab-
bra, lo sguardo al futuro, la concretezza
dei progetti. Avanti così.Tecnica e cuore.
il
FOGLIO
Umanitaria
dell’
anno XXIII
n° 3 2017
QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA
FONDATA A MILANO NEL 1893
Direttore responsabile
Piero Amos Nannini
In redazione:
Christian Carta, Claudio A. Colombo,
Francesca Di Cera, Maria Helena Polidoro,
Daniele Vola
Progetto grafico di Francesco Oppi
Chiuso in redazione il 21 settembre 2017
Stampa: Iacchettistampa, Milano
Tiratura: 3.500 copie
Editore, direzione e amministrazione
Società Umanitaria
Via Daverio 7 - 20122 Milano
Per comunicare con la Redazione:
tel. 02 5796831 - [email protected]
La regola del silenzio è cancellata, soffoca-
ta da un rumore di sottofondo, quello che
proviene dai laboratori disseminati nell’an-
tico convento (il ferro che si piega, il legno
che si leviga, il marmo che si modella); qui,
nelle aule attigue ai chiostri – anche quel-
li che oggi non ci sono più, al di là del Salo-
ne degli Affreschi – si può incontrare Filip-
po Turati che discute di cultura popolare,
Maria Montessori che ispeziona la sua
Casa dei Bambini, oppure intravedere die-
tro una vetrata il maestro del Liberty
Alessandro Mazzucotelli, la stilista Rosa
Genoni, il mago dei decori Duilio Cam-
bellotti.
nio dei caratteri a piombo che vanno a
formare pagine e pagine di manifesti e
opuscoli alla Scuola del Libro, dove sem-
bra di sentire la voce alta di Albe Steiner
& Co. alle prese con la creatività della gra-
fica e della comunicazione visiva. C’è per-
fino il provetto meccanico che negli anni
'60 si industriò a costruire una macchinina
perfettamente funzionante, un prototipo
di dune buggy, che oggi non sfigurerebbe
al Museo della Scienza e della Tecnica...
Se solo i luoghi potessero parlare... Chissà
cosa ci direbbero delle drammatiche gior-
nate del 1943, quando i raid alleati fecero
tabula rasa di quell’immenso patrimonio:
Unico concessionario per la pubblicità è:
Coop. RACCOLTO
Cascina Guado, 1 - 20020
Robecchetto con Induno (MI)
tel. 0331 875337 - [email protected]
Progetto editoriale di Daniele Oppi
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Divenuto quadrimestrale, il nostro house-organ
si arricchisce ogni mese nella versione on-line
con aggiornamenti e servizi multimediali.
Da questo numero, e per tutto il 2018, in occa-
sione del nostro 125° anniversario, la copertina
sarà dedicata ad immagini suggestive sulla sto-
ria dell’Umanitaria. Qui, uno scorcio dell’aula di
meccanica (1912ca.)
A fianco: fontana dello scultore Adolfo Wildt in
un chiostro dell’Umanitaria (1919).