Il foglio dell'Umanitaria n.3 ottobre 2015 - gennaio 2016 | Page 31
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L'UMANIT ARIA
- di creare un tipo nuovo di giocattoli, il giocattolo
artistico, il giocattolo italiano.
Mi rivolgo a diversi artisti, alla Famiglia artistica
chiedendo consigli e disegni.
Mi aiuta il signor Mazzucotelli, soddisfa alla mia
richiesta un solo artista - il signor Stroebel - che
disegna un cavallo e un automobile riuscitissimo, che
le nostre fotografie riproducono.
Visto, però, che la cooperazione invocata tardava
a venire nella misura che desideravo, mi rivolsi al
signor Edgardo Calori, insegnante nella Scuola pro·
fessionale femminile dell'Umanitaria, e lo invitai a
studiare appunto un giocattolo che avesse un'impronta
prettamente italiana, ed anche fosse utile come fattore
di istruzione e di educazione. Il tentativo mi sembra
riuscito. Nel campionario della Casa di lavoro si troverà la ta nto amata bambola in stoffa delle bambine,
dovuta all'iniziativa della signora Camilla Del Soldato.
Come si troverà, eseguito dall'intagliatore signor Capra, il personaggio prediletto di tutti coloro che fre-
costituita la popolazione della Casa di lavoro) dovevano poter trovar lavoro più conforme alle loro attitudini, eventualmente anche atto a migliorare la loro
capacità pro~ ssionale. Per questi fu predisposta la
istituzione d'una sala di copisteria.
Ma i disoccupati trovano, talora, difficoltà a procurarsi lavoro per il miserevole stato del loro abbigliamento: essi devono uscire dalla Casa di lavoro rifatti nell' abito, come nel senso della dignità personale che, in parte anche, deriva dall'abito. Per questo
mi rivolsi ai cittadini pietosi perchè inviino alla Casa
di lavoro gli indumenti fuori uso.
Questi, disinfettati e riparati, costituiranno un Immenso beneficio per molti dei disoccupati della Casa
di lavoro. L'invito è stato fatto: speriamo che esso
sia largamente accolto.
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La Casa di lavoro doveva aprirsi in luglio. Un
contratto per una notevole fornitura di sacchetti alla
Il laboratorio fcmminlle.
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quentano la scuola, notissimo alle scolaresche che si
succedono, inocchio - primo giocattolo italiano. Se
questa creazione avrà un succ sso di giocosa popolarità nel mondo piccino, noi seguiteremo a studiare
per esso. E per tale mondo giocoso lavorerà quello
malinconico dei disoccupati.
Lo studio per l'introduzione nel laboratorio femminile del riparto aggiustatura d gli indumenti e
della biancheria usata non ebbe successo. Pareva
che il poter offrire i mezzi alle persone molto occupate di rivolgersi alla Casa di lavoro per le minute
riparazioni dovesse essere pratico e conveniente, specialment per gli impiegati e gli operai. Furono diramate 5
circolari: ebbi solo
adesioni!
Ma gli inabili a tutto, i facchini, i contadini, i manovali, mentre dovevano attendere l'invio al1a Colonia
agricola o, quando questa fosse stata sprovvista di
posti, dovevano trovare, nella Casa di lavoro, lavoro
ad essi adatto.
E si pensò alla spaccatura della legna, alla con fezione di fascinette, alla fabbricazione di trappole.
Questo solo lavoro è iniziato, gli altri trovarono
imprevedute difficoltà.
Ma gli scrivani, i commessi, i contabili, gli studenti,
giornalisti, gli architetti ... (di tali elementi è pure
Navigazione generale doveva avere esecuzione in
ottobr . Ma l'apertura nun fu possibile per l' poca
fissata. Il luglio passò in un febbrile lavoro di contratti da concludere, di acquisti da fare. Venne scelto
il personal della Casa, costituito, oltre che dalla
scrivente, dal signor Albino, economo, dalla signo·
rina rag. Lina Volpi, segretaria, dal dottor Antonio
Realini, medico, dal signor Enrico Lazzari, capo laboratorio sacchetti, e dalla signora Dina Storti per il
laboratorio femminile.
La Casa di lavoro si aprì il 13 agosto.
Dopo qualche settimana di funzionamento - diciamo così - embrionale, mi vennero comunicate le
seguenti norme, che riproduco, perchè esse indicano
come
vissuta la giornata alla Casa di lavoro .
NORME PER IL FUNZIONAMENTODELLA CASA DI LAVORO.
nvio (lei (u,socc ,tp{tti dall' U/,ficio di colloca'm ento.
1.
L'Ufficio di collo amento invia i disoccupati alla Casa di lavoro
solo dalle ore
alle 9 di ogni giorno. Dopo lc 9 non si ric ono
più alla Casa di lavoro. Devono essere inviati solo gli abt'U al ~a
voro e quelli pei quali sia possibile trovare occupazioae.