Il foglio dell'Umanitaria n.3 ottobre 2015 - gennaio 2016 | Page 26
il
FOGLIO dell’Umanitaria
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Classe 1961, diplomato col massimo
dei voti e la lode al Conservatorio di
Milano (istituzione dove è titolare, dal
2006, del Corso di Prassi Esecutiva e
Repertorio per duo pianistico), per
noi dell’Umanitaria Massimiliano
Baggio è il deus ex machina di tutta la
programmazione musicale, dove ci
propone decine di concerti di vario
genere: dalla civiltà musicale viennese a “Musical America”, dalle “Radici
di Bach” ad “Aimez-vous Brahms”,
dalle “Geometrie della musica” alle
“Vie dei canti”, dando sempre spazio
ai giovani emergenti. A lui, infatti, il
merito di aver promosso il nostro
Concorso di Borse di Studio che, partito a livello regionale, si è esteso a
tutta la penisola ed oggi, con l’edizione internazionale, è considerato una
manifestazione di altissimo livello
(basta vedere la carriera che hanno
fatto negli anni i suoi premiati).
In occasione dell’inizio della XXXI
Stagione dei Concerti, di ritorno da
una tournée negli Stati Uniti d’America (dal 1975 suona in duo pianistico
con Cristina Frosini) gli abbiamo
rivolto alcune domande sul suo lavoro di direttore artistico.
D. In cosa i Concerti dell’Umanitaria si differenziano dalle altre Stagioni concertistiche?
R. I Concerti dell’Umanitaria hanno
alcune particolarità che, sin dall’inizio della ripresa delle attività nel
1985, li hanno distinti dalle altre stagioni milanesi. Infatti, gli interpreti
sono esclusivamente giovani musicisti, italiani e non, che si sono affermati in competizioni musicali, tra
cui il Concorso che il nostro Ente
organizza ormai da venticinque anni.
Certo non sono nomi che possono
attirare di per sé proprio perché
ancora non noti al grande pubblico,
ma il fatto di poter far debuttare a
Milano artisti che poi, nel giro di
pochissimo, calcheranno i grandi
palcoscenici internazionali, è per noi
motivo di grande soddisfazione. È
capitato tante volte negli anni e questo lavoro di talent scout è perfettamente in linea coi principi statutari
che da sempre governano il sodalizio
Musica
che passione ...
Massimiliano
Baggio
si racconta
fondato da Prospero Moisé Loria.
Inoltre, nelle nostre stagioni, si presta sempre grande attenzione alla
formazione del pubblico.
Grazie alle introduzioni che precedono i singoli concerti, si mira a fornire
al pubblico strumenti per poter accostarsi alla musica in modo più consapevole e cosciente. In questo modo
venire ad un concerto rappresenta
un importante momento di crescita
personale e culturale accessibile a
chiunque, e non
solo a chi ha competenze musicali
pregresse.
È per questo che
ogni anno c’è
un tema che
lega tutti gli
eventi e ciò
serve a dare un
senso compiuto ad
una lunga serie di
concerti che, così,
costituisce un percorso unitario ed
organico all’interno
della storia della musica.
D. Come avviene la stesura e la composizione di
una Stagione quale quella dell’Umanitaria?
Da sinistra, Maria Helena Polidoro, Piero
Amos Nannini, il M° Baggio ed Enzo Restagno.
R. Il lavoro che svolgo è certamente affascinante ma