Il foglio dell'Umanitaria n. 3 ottobre 2016 - gennaio 2017 | Page 2
il
FOGLIO dell’Umanitaria
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A ruota libera
“Fa sempre un certo
effetto guardare le
immagini dei grandi pionieri della fotografia
(come Luca Comerio, di cui abbiamo ospitato un interessante reportage a luglio) oppure quelle conservate nella nostra Fototeca.
Fa un certo effetto soprattutto quando si
percepisce che le vicende di cui parlano
sono storie che accadono anche oggi: la fatica per vincere la disoccupazione, la speranza che diventa emancipazione e riscatto
sociale. Sono considerazioni che mi “tormentano” da quando ho letto un editoriale
di Ferruccio De Bortoli dedicato ai giovani
italiani, i cosiddetti “Neet - Not in education,
employment or training”, ovvero una massa
indistinta di uomini e donne di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano né
lavorano: e sono oltre 2,3 milioni.
Mi direte: e cosa c’entra con le immagini del
glorioso passato dell’Umanitaria? Io penso
che, purtroppo, la sfida di quel lontano passato (riuscire a dare educazione e lavoro)
sia anche la sfida del mondo di oggi e di
domani. Una sfida su cui hanno insistito a
marzo tre esponenti del mondo del lavoro,
Veronica Squinzi (Sviluppo Aziendale di
Mapei), Gigi Petteni (Segretario Nazionale
CISL) e Giorgio Vittadini (Presidente Fondazione per la Sussidiarietà), che hanno scelto
la nostra sede per mettere a confronto
imprenditori, manager, lavoratori e parti
sociali, finendo col trovarsi d’accordo sulla
strategia da perseguire: investire in educazione e istruzione, superare la falsa dicoto-
di Piero Amos Nannini
mia tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, e sostenere ogni forma di integrazione tra
studio e lavoro, allenandosi a studiare sempre per migliorare il proprio status.
Lavoro manuale e lavoro intellettuale…
mestieri e innovazione, tecnica e cuore.
Riguardando quelle vecchie foto, e quelle più
recenti, gli occhi di quei giovani sembrano
illuminarsi di fiducia…
Guardo le foto che abbiamo scelto per questo editoriale e mi viene in mente quanto
scriveva un mio predecessore, quando si trovava a lottare con tutte le sue forze (come
se la Resistenza non fosse finita da tempo)
per dare senso all’articolo 3 della nostra
Costituzione: “rimuovere gli ostacoli di ogni
ordine e grado”. Lui era realista e un po’ pessimista, ma le sue riflessioni sul mondo del
lavoro sono ancora lucidissime: “l’istruzione
professionale è considerata in Italia come
qualcosa di inferiore rispetto ad ogni altra
forma di attività nel campo dell’istruzione:
ma sin quando non si capirà che lavoro
manuale e cultura devono diventare reciprocamente operanti nella formazione della
personalità del cittadino, avremo sempre
due mondi opposti, quello della boria saputa e quello della fatica bruta” (era il 1951).
Non voglio fare il menagramo (come il neo
Presidente dell’Associazione Nazionale
Magistrati), anche perché il lavoro di Raffaele Cantone e del suo team sta cambiando radicalmente il sistema. E quindi guardo
con ottimismo anche a quello che – nel
nostro piccolo – stiamo organizzando per le
nuove generazioni (anche con le settimane
di “tirocinio” del progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”), seguendo quel metodo di rigore
e innovazione, che ha sempre dato i suoi
frutti: lavoro manuale e cultura, vecchi
il
FOGLIO
Umanitaria
dell’
anno XXII
n° 3 2016
QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA
FONDATA A MILANO NEL 1893
Direttore responsabile
Piero Amos Nannini
In redazione:
Claudio A. Colombo, Francesca Di Cera
Maria Helena Polidoro, Daniele Vola
Progetto grafico di Francesco Oppi
Chiuso in redazione il 19 settembre 2016
Stampa: Iacchettistampa, Milano
Tiratura: 3.500 copie
Editore, direzione e amministrazione
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Progetto editoriale di Daniele Oppi
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Divenuto quadrimestrale, il nostro house-organ
si arricchisce ogni mese nella versione on-line
con aggiornamenti e servizi multimediali.
In copertina: un particolare della statua “Emigranti”
realizzata dallo scultore Domenico Ghidoni, visibile
in un chiostro dell’Umanitaria.
A fianco: tre immagini del nostro archivio, che sintetizzano l’impegno dell’Umanitaria nel campo della
formazione professionale.