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ul volto morbido, era una bella "ignora. La viv zza dell'ingegno,
. il fine umorismo, la faci]i1~ di ronVNSfll'e in s i lingn In, rendevano
int res ante. e ave e voluto, in Rocietà cWl't'bbe primeggiato; ma
Ella aveva unn, in incibil antipatia per 1,ut.to (]unn!o sap a di
frivolo
di IlCc1ante.
A 19 anni i legò con t nel'a affezione a una allst l'a 'sistellza
già minatn, ([n,l morbo. Laura Malltegaz7,~t la contraccambiò. Pr vide
in Loi la c(mUnnatl'ic (1 ']l'op l'a ~ma, com Cimabue in! nÌ in lotto
fHHciullo ]0 scolaro ch lo avi' bb sup rato.
La Scnola Profes~ional ~ l~~ 1HJ1ll11il era <\]l'illizio; ~war eggiaYlt
di fondi. La Havizza tolse dalla Ima ctum otto cggioJ l au tavoli d
alTeclò una nuova sala ~enza a ottigliare il magro hilanelo. App na
l'iR1 i1,llzion ebb sostenitrici generos , ritenendoRi ormai lì SUI) dIlla,
l'ivoll'le la forvida energia ad ltHm esplirH,ziou di bene.
Lo vi~ite negli oRpedali a.gl 'infermi già dimenticati, p i quali
la Cor ia
la, saln, cl' as pe (1 o per l' n Hi Hl o viaggi o, ]o dctt wo la "iRione d i altri in:f' l'mi privi d l conforto eli un l tto pulito, di U11a
tazza, di bro(]o, della medicina che, se non gUl1ril'\r(l, (1<\ l'illn iOIW,
le uggeril'otlo la idea, dena O/tcill(t dci molati POl'Cri. Per Loi far
un progct 1<> voleva. dire attna.rlo. Non dOlllantlò 011 sigli , non p 1'dc\
tempo a cOl:;Wnit·o comitati. Ave a. 20liro dil'lponibili, C'01l1(, lHilllo
folltio baRtavano; dove mancava il denaro, suppliva il t'or oro. Troyù
lIlHcellnif), lattaio, farmaeist.a dÌ!:iposli n, fornirlp al 1>1"1'Z7.0 minimo
la lot'o mol'CO. Ehb fP'ntis UrlO squallido stanzone lt pian terreno
di lilla 'aRa, abitata quasi o elusiyum ~11t da pr giudicati in Via, Anfiteatro 16. c lse Il ollfthorar' con lei una 1'obn81 a l' lmonl1 polwllllUt eli Corso Gnribaldi, flp 'lHlitrire, 'noca, S01TCglillllt(' ad un
telllpo. P 'l'eli uno d i miracoli d 11' Un;('Q ra la capa 'it: di destare il c1esid l'io di a,~secondarla anelle in chi, corazzato d'egoismo,
era rilllaH10, pl'Ìma. eli avvicillarIa, florelo :Ii richiami. Ji'ra tante iniziMh"e di bCllO, l'opera ublilll i> qucl1a da Lei compiuta 01'11 ad
ora, inav\ 'rtitamente, senza laReiar ,egIlo t llngihilo: (' la ROlllllHt
di encryic fattive suscitate.
PrcAto la giovall Signora divenn popolar' in qn ,n'angolo di
Milallo, allora più lurido, più diRtlCCentrato, covo t1 Ua malavita più
di quant.o lo (' ad '8S0.
Ella vi a.ndaNa di giorno, di sera, tranquilla.
8n1,1n. poda (li l'M'le ('use, cute dOline, ~orpr ti a Elcambiar8i n 'l
loro g rgo laiclo turpi epiteti, FIi ritra vano vergoguOIil ; l}ualclIJll\
tcnt~wa giusWicarsi: 1Jlt mo scusa, SciO?'a, ma l'è siada Tee la prima
{/ i /I zigfl1l/.lII.
I 70ceTì l· facC' an di cappello,
cetI vano il lll!tfciupieù';
il. esprilllm:lo In loro grnt.itudin
Cl' !U'OllO 1111 lIllOYO titolo lIohi -