Il cappotto di lana - Italia 2012 - Fiction 10'
di Luca Dal Canto
Nel film del regista Luca Dal Canto, si respira
l'atmosfera poetica ed artistica della città di
Livorno, infatti, i veri protagonisti della storia sono il
poeta Giorgio Caproni autore di Ultima preghiera
(da cui trae spunto il cortometraggio), tratta
dall'opera Versi livornesi e Piero Ciampi autore
della struggente canzone intitolata Livorno, qui
eseguita da Luca Faggella. Il brano ha il compito di
sottolineare la parte centrale del film, dove il
ragazzino viene privato del cappotto di lana
appartenuto al poeta livornese: “triste triste, troppo
triste questa sera, questa sera, lunga sera. Ho
trovato una nave che salpava, questa sera, eterna
sera...”. La trama del film racconta di Amedeo, un
adolescente molto diverso dai suoi coetanei, che
nella sua stanza ha appeso il poster del cantautore
Piero Ciampi e che dal suo Walkeman a cassette
(notare la scelta retrò in alternativa ai più attuali
iPod), invece di ascoltare le canzoni preferisce la compagna delle poesie di Giorgio Caproni,
scontrandosi con il volere di suo padre, che lo preferirebbe più determinato a cercarsi un lavoro
dopo la scuola dell'obbligo, definendo la poesia una questione di esclusivo interesse da parte di
vecchi e femminucce. Un giorno il suo migliore amico trova nella cantina del nonno il cappotto di
lana appartenuto al grande poeta e decide di regalarlo ad Amedeo, il quale non vorrà più
toglierselo di dosso. Il film è ambientato nel mese di agosto in una città di mare e l'evidente
stranezza del ragazzo viene mal sopportata dal padre, il quale provvede a fare sparire quel
vecchio cappotto. A questo punto l'immaginazione del ragazzo esce dal contesto logico del tempo
in cui vive, per rifugiarsi nella più creativa immaginazione, luogo dove incontrerà il poeta livornese
e la madre di questi, in un susseguirsi di avvenimenti, che porteranno il padre del ragazzo ad
apprezzare Caproni e a promettergli l'iscrizione al tanto desiderato Liceo classico. Tra i numerosi
pregi del film emerge quella che possiamo definire come la splendida fotogenia di Livorno, esaltata
dalle melodie di Piero Ciampi e dalla dolcezza dei versi di Caproni, in una sorta di magica sinergia,
che propone al meglio i paesaggi di questa città toscana. Non mancano citazioni allo scultore
livornese Amedeo Modigliani, che presta il nome al protagonista del film. Luca Dal Canto ha
lavorato con registi quali Enrico Oldoini, Daniele Lucchetti e Sergio Rubini. (WM)
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