Ci vuole un fisico - Italia 2013 - Fiction - 15'
di Alessandro Tamburini
Gli
incontri
sempre
al
buio
possono
avere
dei
risvolti
inaspettati, come nel caso dei due
protagonisti di Ci vuole un fisico
del regista faentino Alessandro
Tamburini. Nello stesso ristorante
un
ragazzo
e
una
ragazza,
dall'aspetto normale, ma entrambi
convinti di essere poco avvenenti
se non addirittura brutti, aspettano
i rispettivi partner, che tardano ad arrivare e non rispondono alle pressanti telefonate. Dopo
numerosi tentativi di contattarli si convincono dell'inutilità dell'attesa e si consolano cenando in
solitudine. I due si incontrano all'uscita del locale, dopo essersi scambiati qualche occhiata durante
la cena ed avere compreso la situazione l'uno dell'altra. Lei gli propone di accompagnarlo a casa e
questo è il pretesto narrativo per iniziare un viaggio nella Roma notturna, alla ricerca di qualcosa
che dia loro serenità. Durante la corsa in scooter inizieranno a conoscersi parlando di loro e
inizialmente dei loro mancati partner, ma soprattutto quello che emergerà sarà la loro insicurezza
ed inadeguatezza, al limite dell'ossessione. Tutti questi problemi nascono da una non accettazione
esagerata del loro fisico e della voglia di trattarsi bene, soprattutto nei confronti del cibo. Una frase
di lei è particolarmente efficace nel descrivere questo stato d'animo: “... secondo me essere brutti
è come fare una gara, metti che stai correndo una maratona, tu corri in mezzo alla gente e ogni tre
chilometri arriva una mano gigante che ti riporta indietro di un chilometro... e pure se sei in
vantaggio sugli altri devi correre sempre più forte così, sempre per colpa di quella mano gigante,
però pensa che soddisfazione se vinci la gara...”. Il film si regge sulla buona interpretazione dei
due attori (il ragazzo è interpretato dallo stesso Tamburini), un particolare plauso lo riserviamo ad
Anna Ferraioli Ravel (diplomata al centro sperimentale di cinematografia), la cui verve recitativa
dona spessore e simpatia al personaggio della ragazza complessata. La notte passata insieme li
rende consapevoli delle loro potenzialità come esseri umani e sembra iniziare una storia d'amore,
sicuramente le paranoie stanno per abbandonarli. Alessandro Tamburini è nato a Faenza nel 1984,
al suo attivo ha numerose produzioni tra cui Il viaggio, le cui riprese sono state effettuate in
Romagna, nell'arco di due anni. Tamburini si è diplomato al Centro sperimentale di cinematografia
a cui fu ammesso grazie al medio metraggio intitolato La trappola, vincitore di vari concorsi nella
capitale. (WM)
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