Il Corriere Termo Idro Sanitario Novembre 2024 | Page 13

L ’ ESPERTO RISPONDE
DOMANDE APERTE
Pierfrancesco Fantoni
CERTIFICAZIONI PER L ’ UTILIZZO DEI REFRIGERANTI

Ho il patentino F-gas da un paio di anni . Ho sentito dire che da poco sono cambiate le norme per la certificazione e per la validità dei patentini . È vero ? Di conseguenza il mio patentino non è più valido e dovrò rifare l ’ esame ?

Lo scorso 6 settembre la Commissione

Europea ha emanato un nuovo Regolamento in materia di certificazione delle aziende e del personale . Esso stabilisce , a norma del regolamento ( UE ) 2024 / 573 del Parlamento europeo e del Consiglio , i requisiti minimi per il rilascio di certificati alle persone fisiche e giuridiche e le condizioni per il riconoscimento reciproco di tali certificati , per quanto riguarda le apparecchiature fisse di refrigerazione e di con-
dizionamento d ’ aria e le pompe di calore , i cicli Rankine a fluido organico e le unità di refrigerazione di autocarri frigoriferi , rimorchi frigoriferi , veicoli leggeri frigoriferi , container intermodali e vagoni ferroviari contenenti gas fluorurati a effetto serra o loro alternative , e che abroga il regolamento di esecuzione ( UE ) 2015 / 2067 della Commissione . Quest ’ ultimo è il Regolamento secondo il quale , fino ad oggi , sono state rilasciate le certificazioni come
quella citata dal lettore . Il nuovo Regolamento prevede che le persone fisiche che svolgono attività di controllo delle perdite , installazione , manutenzione , riparazione , assistenza , smantellamento e recupero del refrigerante debbano conseguire una certificazione che può essere di 6 differenti categorie . Due categorie sono relative all ’ uso dei gas fluorurati ( F-gas ) e degli idrocarburi ; altre due sono relative al solo uso di gas fluorurati , una categoria è relativa
all ’ uso dell ’ ammoniaca e , infine , una è relativa all ’ uso dell ’ anidride carbonica ( CO 2
). Il Regolamento prevede che il personale già in possesso del patentino F-gas sia autorizzato a continuare ad avvalersi della propria certificazione solo se aggiorna le proprie conoscenze e competenze a quanto viene ora predisposto in tema di refrigeranti F-gas e di refrigeranti alternativi ( idrocarburi , ammoniaca , anidride carbonica ) a seconda della categoria di certificazione che si desidera mantenere .
AERAULICA E QUALITÀ DELL ’ ARIA
Diluizione dell ’ aria : che cos ’ è e perché si realizza ?

La diluizione dell ’ aria è un processo che consiste nel ridurre la concentrazione di una o più sostanze presenti nell ’ aria : tale obiettivo si raggiunge miscelando l ’ aria da trattare con aria più pulita . Questo processo è fondamentale in molti ambiti tra cui , ad esempio , quello della sicurezza sul lavoro e della protezione ambientale . Ad esempio , per ridurre l ’ esposizione dei lavoratori a sostanze tossiche o pericolose presenti nell ’ aria , specialmente in ambienti industriali o laboratori . Oppure per disperdere in ambiente in modo più uniforme gli inquinanti atmosferici , grazie alla riduzione della loro concentrazione . Nel settore del condizionamento dell ’ aria la diluizione viene eseguita per regolare la temperatura , l ’ umidità e la qualità dell ’ aria negli ambienti chiusi , come edifici , locali ( soprattutto se molto affollati ) e veicoli . Per realizzare la diluizione dell ’ aria esistono diversi metodi , che si differenziano in base all ’ obiettivo da raggiungere e alle caratteristiche dell ’ ambiente . Ad esempio si può pensare alla ventilazione naturale , che sfrutta il movimento naturale dell ’ aria per diluire gli inquinanti . Si ottiene , molto semplicemente , aprendo finestre , porte o utilizzando sistemi di ventilazione passivi . Un secondo metodo è la ventilazione meccanica , che utilizza ventilatori o estrattori per creare un flusso d ’ aria forzato che permette di diluire gli inquinanti in modo più efficace rispetto alla ventilazione naturale . Nella diluizione locale la riduzione della concentrazione di inquinanti viene realizzata in un ’ a- rea specifica , ad esempio utilizzando aspiratori localizzati o cappe di aspirazione . Viceversa , la diluizione generale realizza la riduzione della concentrazione di inquinanti in un ambiente più ampio , come un intero edificio o un ’ area esterna .

ADDITIVI PER L ’ ACQUA
Per essere certi di non congelare l ’ acqua in un circuito si può aggiungere un liquido antigelo . Ci sono delle controindicazioni ?

Se si impiega come additivo antigelo il glicole etilico , è possibile mantenere l ’ acqua allo stato liquido anche a temperature inferiori a 0 ° C . L ’ abbassamento di temperatura dipende dalla percentuale di additivo che viene aggiunta all ’ acqua . Non bisogna , però , eccedere in tale percentuale oltre le reali necessità poiché esso , come tutte le sostanze antigelo , possiede una densità ed una viscosità superiore a quella dell ’ acqua , per cui quest ’ ultima , quando miscelata , risulta avere maggiori perdite di carico all ’ interno delle tubazioni , a causa dei maggiori attriti allo scorrimento . Questo comporta la necessità di impiegare delle pompe di circolazione di maggiore potenza o , comunque , che consumano di più che nel caso di circolazione di sola acqua . Le perdite di carico , poi , dipendono anche dalle caratteristiche del materiale impiegato per la fabbricazione delle tubazioni . Ad esempio , se la presenza di glicole all ’ interno dell ’ acqua è del 15 %, a cui corrisponde una diminuzione della temperatura di congelamento dell ’ acqua al di sotto di -5 ° C , le perdite di carico aumentano di circa il 6 % se si impiegano tubazioni in acciaio e , addirittura , dell ’ 8 % se si impiegano tubazioni in rame . Aumentando la percentuale di antigelo al 20 % le perdite aumentano rispettivamente dell ’ 8 e dell ’ 11 %.

VALVOLA DI RITEGNO
Potrei conoscere brevemente come è fatta e come funziona ?

Una valvola di ritegno , o valvola di non ritorno , è un dispositivo meccanico progettato per permettere il flusso di un fluido ( liquido o gas ) in una sola direzione . Il suo funzionamento si basa sulla differenza di pressione tra due punti di un condotto o di una tubazione ( idraulica o frigorifera ). Considerando la direzione del flusso del fluido , quando la pressione a monte della valvola è maggiore di quella a valle , la valvola si apre , permettendo al fluido di passare liberamente . Al contrario , se la pressione a valle diventa maggiore di quella a monte ( cioè si cerca di far scorrere il fluido in senso contrario ), la valvola si chiude ermeticamente , impedendo il reflusso . Esistono varie tipologie di valvole di ritegno : a battente , a disco , a sfera , a fuso . Le valvole di ritegno a battente sono generalmente costituite da un corpo valvola , da un elemento di chiusura e da una molla . L ’ elemento di chiusura è libero di muoversi all ’ interno della sede della valvola , aprendosi o chiudendosi in base alla differenza di pressione , ma può aprirsi solamente in un verso , non in quello opposto . Affinché l ’ elemento possa aprirsi deve essere vinta la controresistenza offerta dalla molla , che provvede a mantenere chiuso l ’ elemento . Nei rubinetti , le valvole di non ritorno impediscono , quando lo si desidera , che l ’ acqua fredda possa miscelarsi con l ’ acqua calda .

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