Il Corriere Termo Idro Sanitario Luglio/Agosto 2025 | Page 18

FOCUS
FOCUS
ESEMPIO DI SCHEMA DI IMPIANTO INTEGRATO CON SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO, POMPA DI CALORE E SISTEMA DI SUPERVISIONE
SISTEMA DI SUPERVISIONE
MODULO DI INTERFACCIA IMPIANTO DI SUPERVISIONE
CENTRALINA PRINCIPALE DI REGOLAZIONE
POMPA DI CALORE
MODULO INTERNO PdC
BOLLITORE ACS
SOLARE FOTOVOLTAICO
SOLARE
TERMICO
l’ eventuale assistenza futura dell’ impianto. Per questo motivo è bene documentare le pressioni di taratura e i punti di installazione. Conoscere i valori di taratura e la posizione dei componenti facilita interventi rapidi e precisi, riducendo i tempi di fermo e i costi di manutenzione. È consigliabile redigere una scheda tecnica dell’ impianto che includa:
• pressione di esercizio e di taratura delle valvole;
• posizione dei manometri, termometri, rubinetti e filtri;
• tipo e quantità di fluido termovettore;
• data dell’ ultima manutenzione e interventi eseguiti.
SISTEMI COMBINATI: ACS + RISCALDAMENTO
I sistemi solari termici combinati rappresentano una soluzione evoluta e altamente efficiente per soddisfare sia il fabbisogno di acqua calda sanitaria che quello di riscaldamento degli ambienti. Questi impianti utilizzano un accumulo combinato dotato di stratificazione termica, che consente di gestire in modo intelligente la distribuzione del calore. Il principio di funzionamento prevede che l’ energia solare raccolta venga utilizzata prioritariamente per riscaldare l’ acqua sanitaria, mentre l’ eventuale surplus viene destinato al supporto del riscaldamento domestico. Per garantire un
funzionamento ottimale, il sistema è dotato di componenti aggiuntivi come scambiatori dedicati per il circuito di riscaldamento, valvole deviatici o miscelatori motorizzati che regolano la priorità tra le due funzioni e centraline elettroniche avanzate. Queste ultime, grazie a sonde multiple e logiche di controllo sofisticate, permettono una gestione dinamica delle fonti di calore, ottimizzando l’ efficienza energetica dell’ intero
impianto. INTEGRAZIONE CON CALDAIA A CONDENSAZIONE / POMPA DI CALORE
Nei sistemi solari termici integrati, la gestione delle fonti ausiliarie come caldaie a condensazione o pompe di calore avviene secondo logiche di priorità energetica e ottimizzazione dei rendimenti. La caldaia a condensazione viene configurata per intervenire esclusivamente quando l’ e- nergia solare disponibile non è sufficiente a coprire il fabbisogno termico, riducendo così i cicli di accensione e migliorando l’ efficienza stagionale. La pompa di calore, invece, può operare in parallelo al solare, sfruttando la minore temperatura di mandata per massimizzare il COP( Coefficient of Performance), soprattutto in presenza di impianti radianti. Il controllo dell’ intero sistema è affidato a una centralina solare evoluta, dotata di sonde di temperatura multiple e algoritmi
di gestione termica. Questa monitora costantemente le condizioni operative e attiva la fonte ausiliaria solo quando i parametri impostati lo richiedono. In molte configurazioni è previsto un accumulo inerziale( buffer termico), che consente di disaccoppiare la produzione dalla distribuzione, migliorando la stabilità del sistema e riducendo le accensioni della fonte ausiliaria. L’ integrazione ottimale richiede una corretta taratura delle soglie di intervento e una progettazione idraulica che garantisca la stratificazione termica e la priorità all’ e- nergia solare.
L’ IMPORTANZA DELL’ ACCUMULO L’ accumulo termico rappresenta un componente chiave negli impianti solari termici, in quanto consente, come già detto, il disaccoppiamento tra la fase di generazione e quella di utilizzo dell’ energia termica. Questo aspetto è particolarmente rilevante per ottimizzare la gestione dell’ energia prodotta, soprattutto in presenza di profili di carico non coincidenti con la disponibilità solare. L’ accumulo è generalmente costituito da un serbatoio inerziale, il cui volume viene dimensionato in funzione della potenza dell’ impianto, del profilo di consumo e della destinazione d’ uso( ACS, riscaldamento, integrazione). È fondamentale garantire un’ elevata qualità della coibentazione per
minimizzare le perdite termiche statiche, soprattutto nei sistemi a bassa temperatura. Dal punto di vista impiantistico, l’ integrazione tra un generatore ausiliario( pompa di calore o caldaia a condensazione) e un impianto solare termico, mediata da un sistema di accumulo ben progettato, consente una gestione sinergica delle fonti. In particolare, l’ accumulo permette di ridurre la potenza termica nominale del generatore, ottimizzando il dimensionamento e migliorando l’ efficienza globale del sistema, soprattutto nella produzione di ACS. L’ accumulo può inoltre contribuire a contenere la potenza installata entro soglie regolamentari, evitando l’ applicazione di vincoli normativi più stringenti. Un ulteriore vantaggio operativo è la funzione di“ booster termico” durante le fasi di riavvio dell’ impianto dopo periodi di inattività, garantendo una risposta dinamica più rapida e stabile. Infine, l’ accumulo termico può contribuire indirettamente alla stabilizzazione delle reti elettriche, specialmente in impianti ibridi o in contesti con forte penetrazione di rinnovabili. Lo spostamento del carico elettrico associato alla generazione termica( es. pompe di calore) verso le ore notturne o a bassa domanda consente una gestione più flessibile e resiliente del sistema energetico complessivo.
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