|
QUANDO SI LAVORA SU UN CLIMATIZZATORE SPLIT SI HA L’ OPPORTUNITÀ DI NON DISPERDERE IL REFRIGERANTE DALLE FRUSTE DI COLLEGAMENTO AL CIRCUITO FRIGORIFERO UNA VOLTA CHE SI È TERMINATO IL PROPRIO LAVORO. VEDIAMO COME FARE COMPLETANDO LA DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE LA CUI PRIMA PARTE È STATA PUBBLICATA SUL NUMERO PRECEDENTE
Pierfrancesco Fantoni
|
Se nell’ apparecchiatura è previsto l’ attacco di alta pressione( figura 1) l’ operazione di carica del refrigerante può avvenire in maniera molto più celere, in quanto permette di movimentare il refrigerante esclusivamente nella fase liquida: si preleva il fluido frigorifero dalla bombola di carica sotto forma liquida e lo si immette direttamente nel circuito senza necessità di procedere a strozzare il flusso mediante un rubinetto, come quando si esegue la carica liquida dalla bassa pressione. Tutte le volte che tale attacco è presente è molto conveniente il suo utilizzo, sia per la carica sia per il recupero del refrigerante dal circuito, in quanto è possibile il trasferimento in tempi molto rapidi del fluido. Questo è dovuto alla maggiore densità della fase liquida rispetto alla fase gassosa, ossia alla maggiore quantità di massa liquida che si può avere, rispetto alla massa gassosa, nel medesimo volume. L’ uso dell’ attacco di alta pressione è fondamentale, anche, quando si desidera procedere alla verifica del sottoraffreddamento, operazione che richiede la conoscenza della pressione di condensazione e quindi il collegamento del manometro di alta al circuito. |
nella frusta di bassa pressione, ma anche in quella di alta. Per ottimizzare il lavoro, infatti, è preferibile impiegare entrambi gli attacchi( vedi figura 2). Il recupero dalla frusta di bassa è già stato illustrato nel precedente tutorial. Ora vediamo come è possibile recuperare completamente anche tutto il refrigerante contenuto nella frusta di alta. Trattandosi sicuramente di liquido, già come si diceva la scorsa volta, la sua entità non è trascurabile, per cui è sempre vantaggioso portare a termine la procedura. Terminato il lavoro, possiamo pensare di avere una situazione in cui tutti i rubinetti, sia delle fruste che del gruppo manometrico che della bombola di carica del refrigerante, sono chiusi. Le due fruste con cui è avvenuto il collegamento |
al circuito dello split, si trovano a pressioni diverse. Possiamo ipotizzare, ad esempio, che quella di bassa pressione sia, se stiamo usando R32, a circa 8,5 bar, mentre quella di alta pressione sia ad una pressione sicuramente superiore a 20 bar. Proprio sulla differenza tra queste due pressioni si gioca per recuperare il refrigerante contenuto nella frusta di alta pressione. Infatti, normalmente la frusta di bassa pressione risulta essere collegata sull’ attacco di estrema sinistra del gruppo manometrico, mentre quella di alta pressione risulta essere collegata sull’ attacco di estrema destra. È possibile mettere in comunicazione tra di loro le due fruste attraverso il gruppo manometrico: infatti se sul gruppo manometrico si aprono i due rubinetti laterali le |
||
|
SVUOTAMENTO DELLA FRUSTA DI ALTA PRESSIONE
Nelle situazioni lavorative sopra citate, al termine dell’ intervento rimane un certo quantitativo di gas refrigerante non solo
|
Figura 2 – Gruppo manometrico collegato sia all’ attacco di alta sia all’ attacco di bassa pressione del circuito frigorifero di uno split |