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EFFICIENTE SE...
Regolazione e bilanciamento Una regolazione climatica ben configurata consente alla pompa di calore di modulare la temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna, migliorando il COP e il comfort. La zonificazione permette di gestire in modo indipendente le diverse aree di un edificio, adattando la distribuzione del calore alle esigenze reali locali. È importante scegliere centraline di regolazione compatibili con il generatore e gli altri sistemi tecnologici dell’ edificio e impostare correttamente le curve climatiche e verificare il funzionamento in fase di collaudo. Diciamo la verità, il bilanciamento idraulico dell’ impianto è a volte trascurato, ma è essenziale per garantire una distribuzione uniforme del calore e il corretto funzionamento dei terminali. L’ installazione di valvole di bilanciamento, collettori e pompe di circolazione adeguate contribuisce a evitare disfunzioni e sprechi. Inoltre, l’ adozione di un serbatoio inerziale aiuta a stabilizzare il funzionamento della pompa di calore, riducendo i cicli e migliorando la resa.
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di collegamenti idraulici, ma un processo complesso che coinvolge la progettazione, la regolazione, il bilanciamento, la verifica delle prestazioni. Una corretta integrazione consente di sfruttare al massimo le potenzialità della pompa di calore, garantendo efficienza, comfort e affidabilità nel tempo.
TERMINALI DI IMPIANTO: CARATTERISTICHE E COMPORTAMENTO
Ventilconvettori, pannelli radianti, radiatori: non c’ è un terminale migliore di altri, ciascuno presenta caratteristiche specifiche che influenzano la temperatura di mandata richiesta, la dinamica di risposta, il comfort percepito e la regolazione del sistema. Per gli installatori, conoscere a fondo il comportamento di ciascun terminale è essenziale per realizzare impianti equilibrati e performanti.
Ventilconvettori I ventilconvettori sono terminali attivi, dotati di ventilatori che forzano il passaggio dell’ aria attraverso lo scambiatore alimentato ad acqua. Questa caratteristica li rende particolarmente adatti all’ abbinamento con pompe di calore, poiché riescono a garantire una buona resa in riscaldamento anche con temperature di mandata relativamente basse( 35 – 45 ° C). La risposta termica è rapida, il controllo abbastanza preciso; inoltre, offrono la possibilità di funzionamento in raffrescamento, caratteristica che li rende indicati per impianti reversibili. Da valutare nella scelta il livello delle emissioni sonore; a onor del vero i produttori hanno fatto significativi passi avanti nella direzione della silenziosità raggiungendo livelli di decibel molto bassi, ovviamente dipende anche dalla velocità dei ventilatori. Per mantenerli al massimo dell’ efficienza necessitano di interventi di manutenzione periodica, come ad esempio la pulizia dei filtri o eventualmente le loro sostituzione.
Pannelli radianti I pannelli radianti, a pavimento, a soffitto, a parete( più raramente), rappresentano un’ ottima soluzione in abbinamento alle
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pompe di calore. Operano a temperature di mandata molto basse( ad esempio 30 – 35 ° C), massimizzando il COP del generatore e offrendo un comfort termico uniforme e silenzioso. Da tenere sotto controllo la temperatura delle superfici radianti, come peraltro previsto dalla norma UNI EN 1264. La loro elevata inerzia termica richiede una regolazione anticipata e una gestione attenta dei tempi di accensione e spegnimento. Inoltre, è fondamentale prevedere un buon isolamento dell’ edificio e una corretta stratificazione degli ambienti per evitare dispersioni e disomogeneità. La posa delle serpentine deve essere eseguita con precisione, rispettando le geometrie e le distanze previste dal progetto.
Radiatori I radiatori tradizionali( in acciaio, alluminio, ghisa), sono ancora molto diffusi negli edifici esistenti e pongono alcune problematiche, risolvibili, quando si abbinano a pompe di calore. Essendo progettati per funzionare con temperature di mandata elevate( ad esempio 60 – 70 ° C), richiedono una revisione dell’ impianto per poter operare con generatori a bassa temperatura. In alcuni casi, è possibile aumentare la superficie radiante( sostituendo i radiatori con modelli maggiorati). Un’ altra soluzione è l’ adozione di pompe di calore ad alta temperatura. Nella realizzazione degli impianti è dunque necessario valutare caso per caso, considerando il bilancio tra comfort, efficienza e costi.
PRESTAZIONI ENERGETICHE E COMFORT
Le prestazioni energetiche di una pompa di calore aria / acqua sono strettamente legate alla temperatura di mandata richiesta dall’ impianto e, di conseguenza, alla tipologia di terminali utilizzati. Comprendere come questi fattori influenzino il rendimento stagionale e il comfort percepito è fondamentale per progettare impianti efficienti e soddisfacenti per l’ u- tente finale. Il parametro più utilizzato per valutare l’ efficienza di una pompa di calore è il
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COP( Coefficient of Performance), che rappresenta il rapporto tra energia termica fornita e energia elettrica assorbita. Tuttavia, in ambito residenziale e terziario, è più utile considerare lo SCOP( Seasonal COP), che tiene conto delle variazioni climatiche e delle condizioni di esercizio durante l’ intero periodo di riscaldamento. I terminali a bassa temperatura, come i pannelli radianti, permettono di mantenere lo SCOP su valori elevati( fino a 4 o più), mentre i radiatori tradizionali, che richiedono temperature di mandata più alte, tendono a ridurre l’ efficienza stagionale. Oltre all’ efficienza, è da considerare il comfort termico percepito, fattore che dipende non solo dalla temperatura ambiente, ma anche dalla distribuzione del calore, dalla velocità di risposta del sistema e dalla regolazione. I pannelli radianti offrono un comfort diffuso e uniforme, con una sensazione di benessere anche a temperature ambiente più basse. I ventilconvettori, grazie alla ventilazione forzata, garantiscono una risposta rapida, ma possono generare flussi d’ aria e fruscii se non correttamente regolati. I radiatori, come velocità di risposta termica si pongono a metà strada tra pannelli radianti e ventilconvettori. Riscaldano l’ aria circostante, che tende a salire verso l’ alto, generando moti convettivi nell’ ambiente. Questo può creare stratificazioni termiche, con aria più calda in alto e più fredda in basso. Un altro aspetto da non trascurare è la rumorosità del sistema, soprattutto in impianti con ventilconvettori o pompe di calore installate in prossimità di zone abitative. La scelta di componenti silenziosi, l’ installazione corretta e l’ isolamento acustico sono elementi che contribuiscono al comfort globale dell’ impianto. Infine, la distribuzione del calore deve essere omogenea e coerente con le esigenze dell’ utente. Impianti multizona, regolazione climatica, valvole termostatiche e sistemi di controllo evoluti permettono di adattare la temperatura in ogni ambiente, evitando sprechi e migliorando la qualità della climatizzazione. |
FABBISOGNO TERMICO |
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Dimensionamento della pompa di calore e dei terminali |
Il primo passo è il dimensionamento accurato della pompa di calore. Un generatore sovradimensionato comporta cicli di accensione e spegnimento frequenti, riducendo l’ efficienza stagionale e accelerando l’ usura del compressore. Al contrario, un sottodimensionamento può compromettere il comfort e richiedere l’ intervento di resistenze elettriche di backup, con un impatto |
negativo sui consumi. È quindi fondamentale calcolare il fabbisogno termico dell’ edificio in condizioni di progetto, considerando anche le perdite di distribuzione e l’ eventuale produzione di acqua calda sanitaria. La selezione dei terminali deve essere coerente con la temperatura di mandata ottimale della pompa di calore. I pannelli radianti e i ventilconvettori sono indicati per |
impianti a bassa temperatura, mentre i radiatori, che sono molto diffusi, richiedono valutazioni adeguate se non si vuole sostituirli. In edifici esistenti, può essere utile proporre soluzioni miste, con terminali diversi per zona o funzione, oppure intervenire con il potenziamento dei radiatori esistenti. |
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