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L’uomo a Quattro Zampe
a cura del Dott. Fabio Schirru
Considerare gli animali alla stregua degli uomini e
gli uomini alla stregua degli animali è un processo
culturale che rappresenta due tendenze generali
del nostro tempo.
È infatti sempre più difficile distinguere i legami
affettivi che intratteniamo con i nostri amici a
quattro zampe da quelli che abbiamo con amici
bipedi e parenti.
Secondo l’antropologia dominante oggi l’uomo appartiene a
una specie animale sebbene la più evoluta della scala
evolutiva. Ne consegue in primo luogo una tendenza ad
attribuire agli animali lo stesso valore dato agli uomini, fino al
punto da sostenere sulla base di questa uguaglianza la
necessità di riconoscere loro gli stessi diritti dell’uomo.
L ’animale viene quindi inserito in un contesto umano, non
sempre adeguatamente preparato a questa importante e, per
certi aspetti nuova, convivenza.
M olti dei problemi comportamentali diagnosticati nei nostri
animali domestici hanno cause eziologiche direttamente o
indirettamente riconducibili all’uomo: la genetica (che si
identifica anche nella selezione artificiale), l’ambiente (ovvero
gli stimoli e le esperienze che l’animale si trova a vivere), un
alterato rapporto con il proprietario.
Oggi il pet viene in molti casi considerato addirittura
il sostituto di un compagno, di un amico o di un figlio.
Questo ha portato ad una antropomorfizzazione che
spesso va a ledere il benessere dell’animale in quanto
non vengono rispettate le sue caratteristiche
etologiche.
Q uindi, come dice un animalista americano, "se
compri a l tuo cane un cappotto da 20 dollari per
proteggerlo dal freddo, lo fai per lui. Se gliene compri
uno da 200, lo fai per te".
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