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Altri segni e sintomi associati a leishmaniosi includono:
Lymphadenopathia (malattia dei linfonodi con lesioni
cutanee nel 90 per cento dei casi), segni di insufficienza
renale, eccessiva urinazione, eccessiva sete, nevralgie
(dolori alle terminazioni nervose, dolore alle
articolazioni, infiammazione dei muscoli, lesioni
osteolitiche. infiammazione delle ossa e febbre con un
ingrossamento della milza.
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Diagnosi
La Leishmaniosi viene diagnosticata attraverso un
esame fisico approfondito: profilo sanguigno completo,
incluso un profilo chimico del sangue, esame del sangue
completo, una analisi urinaria; esami dei liquidi e dei
campioni di tessuto prelevati dalla pelle, dalla milza, dal
midollo osseo o dai linfonodi per la coltura in
laboratorio.
T rattamento
A meno che il vostro cane non sia molto malato, sarà
trattato a domicilio. Se risulta emanciato e
cronicamente infettato, potrebbe essere necessario
considerare il ricovero poiché la prognosi è molto
difficile da sciogliere. Se il vostro cane non è gravemente
infettato, il veterinario prescriverà una dieta proteico
priva e di alta qualità, dieta progettata specificamente
per l'insufficienza
l'in
renale.
I cani che non hanno complicazioni multiorgano possono
essere trattati con farmaci che permettono di tenere
sotto controllo la malattia e placare i sintomi acuti.
In casi in cui i pazienti non possono essere trattati
clinicamente perché compromessi a livello sistemico, si
procede con una terapia infusionale che mira a
ristabilire le condizioni ideali.
L'uso di immunostimolatori e integratori si rende
necessario per far sì che il sistema immunitario
dell'animale possa rispondere in maniera corretta.
Vita e gestione
Nel trattamento della Leishmaniosi si rende necessario
un monitoraggio continuo del cane per poter seguire
meglio le condizioni cliniche e poter osservare eventuali
miglioramenti o peggioramenti clinici.
L a leishmaniosi può portare a più ricadute in pochi mesi
dalla terapia iniziale. La prognosi per una cura efficace è
molto riservata, ma le terapie attuali fanno sì che le
condizioni di vita dell'animale siano migliorate rispetto
agli ultimi anni. Purtroppo, nonostante la malattia possa
regredire clinicamente, l'animale resterà comunque
positivo.
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