il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 69

mitragliatrice co lpì anche la cabina di comando della ruspa, ma Kumi e Shani non furono feriti. L’unica che poteva vedere qualcosa della battaglia era Shani, rintanata sotto la ruspa e quasi infilata sui cingoli interni del mezzo. L’esile e magra adolescente, aveva una parziale visuale del lato Est dell’aeroporto, dove per lunghe ore divampò una feroce battaglia che gradualmente diventava prossima alla pista dell’aeroporto. Shani vide cadere in una palla di fuoco i rottami fiammeggiant i di 69 due elicotteri americani: uno a SudEst ed uno a Sud. Era ormai sera, passato il tramonto, quando un tank americano dai bordi Est della pista dell’aeroporto, s’approssimò rapidamente, zigzagando veloce ed elegante, tra le buche di gruviera della pista dell’aeroporto. L’M1 abrams però non sparò, ne ebbe a ricevere fuoco cartaginese!. Shani vide da sotto i cingoli della ruspa, che le due torrette delle mitragliatrici del tank erano rivolte verso le strutture dell’aeroporto, mentre il cannone era rivolto a Sud, puntando i bordi esterni della pista. Il carro armato si fermò poco distante, facendosi proteggere il proprio fianco destro dalla sforacchiata ruspa di Kumi. Il carro non spense mai il motore, era sempre acceso e faceva un baccano d’inferno!. Esplose un colpo di cannone ed il botto fu così enorme che dall’orecchio destro Shani non sentiva quasi più niente, se non un fischio assordante. Pianse in silenzio, ma non si mosse da sotto i cingoli della ruspa. Dopo poco tempo, dai margini dell’aeroporto giunse un APC Striker e di corsa c’erano al seguito in linea 5 soldati americani che avanzavano dandosi copertura. L’APC sostò poco distante dall’M1 Abams. Poi l’APC fece conversione ad U e fu seguito da 4 soldati americani, zigzagando in mezzo alla pista piena di buche, la formazione s’avvicinò ad una seconda ruspa, che era ferma a mezza pista. I 4 marines rimasero sdraiat i nei pressi dell’APC nelle buche per un po’ di tempo. Il quinto militare americano era restato nei pressi del tank e sembrava comunicare con qualcuno per radio. Poi si diresse verso la ruspa ed aprì la porta della cabina di