il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 6
Alle 3:00 di mattina dello stesso giorno, erano incominciati ad
approdare sull’isola barchini, gommoni, barche e motobarche con
cartagines i armat i ed ostili. Il favore della notte e l’effetto sorpresa,
favorirono la prima ondata di cartaginesi i quali accesero subito
flashpoint contro la polizia maltese, la quale fu subito messa in
forte inferiorità subendo pesanti perdite, anche a causa del vigoroso
fuoco delle armi cartaginesi in 7.62x39. I cartaginesi avevano i ben
noti fucili d’assalto AK47, mitragliatori PKM, revolver rimfire in
grosso calibro, oltre a fucili di precisione Dragunov, lanciarazzi RPG
e MA NPAD (dei cloni cinesi sul progetto del vecchio SA7 russo),
balestre ed archi e frecce, oltre ad armi da taglio in larga quantità.
Erano tutte armi leggere e talune anche complesse (come i cloni
SA7 spalleggiabili) ma non c’era ombra di dubbio che i cartaginesi,
fossero ben addestrati al loro uso!.
Non fu subito chiaro alle forze di difesa maltesi, che i cartaginesi
usassero cellulari GSM & UMTS per coordinarsi e manovrare. Poi i
fatti diedero forti indizi in tal senso, ma per ragioni annesse alla
produzione d’energia elettrica nell’isola di Malta, solo dopo le
6:00AM l’alto comando maltese riuscì a disattivare la rete
GSM/UMTS. Fu un tentativo tardivo e disperato, di tranciare le linee
di comunicazioni dei cartaginesi, che per tutta la notte avevano
manovrato in modo coordinato sul suolo maltese!.
Neanche dopo un’ora dai primi flashpoint con la polizia locale,
intervenne l’esercito maltese, il quale non era numeroso, non era
ben equipaggiato, non aveva mezzi corazzati adeguati, non aveva
elicotteri o droni equipaggiat i per CAS e COIN, quindi ben presto
anche il debole dispositivo militare maltese si trovò a mal part ito,
anche a causa della crescente superiorità numerica cartaginese!.
Scontri urbani, incendi scatenati dai cartaginesi per sganciare
il contatto con i defenders. Aggressioni, assassinii, pulizie etniche
sull’inerme popolazione locale, razzie e furti perpetrati a macchia di
leopardo in tutte le tre isole. MANPAD che abbattevano elicotteri
della polizia, RPG che facevano esplodere blindat i, camion e volanti
delle forze dell’ordine!. Mentre il caos della guerra dilagava
seminando morte e distruzione, il flusso di moto-barchini
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