il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 54
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L’arrivo a Malta.
-Svegliat i scemo!- urlò Yao all’orecchio di Kumi –siamo arrivat i!Il bambino si svegliò di sussulto, si strofinò gli occhi e con sorpresa
realizzò che doveva essersi addormentato. Poi vide che quasi tutti
erano già scesi dalla motobarca e stavano assemblando i tre
carretti di metallo, con le ruote di bicicletta, sui quali con un
passamano, già vi riponevano le riserve di munizioni, RPG, missili
per i MANPAD, qualche mina anticarro oltre ad un paio di casse di
mine antiuomo e dell’esplosivo C4 con detonatori e qualche tanica
di carburante che era avanzata dal viaggio!.
Abasi era sopra la spiaggia, aveva trovato un viottolo che portava
sulla strada, era accucciato a terra e stava guardando il cellulare
gengiskano, dopo aver digitato varie cose, lanciò un app bussola,
che lavorava con il GPS gengiskano criptato e determinò il punto
dello sbarco e la direzione dei suoi obiettivi. Prima di recarsi
all’aeroporto c’era da recuperare scarpe, vestiti, acqua, cibo,
qualche coperta per il FireTeam. S i sarebbero mossi verso Est ed
avrebbero saccheggiato la prima casa che avrebbero incontrato
sulla strada!.