il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 41
nell’aeroporto furono molto sanguinosi e violent i, a causa dei campi
minati e delle IED che erano state collocate anche all’interno delle
strutture nei cestini, sotto le sedie e tra le valigie delle strutture
civili.
Inoltre i cartagines i avevano avuto tutto il tempo per razziare
macchine di movimento terra, con cui ebbero a scavare un’infinità
d’enormi voragini lungo tutta la pista dell’aeroporto, rendendola
peggio di una gruviera!. Per questa ragione tre dei quattro AAV7
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non furono dispiegati a consolidamento delle difese dell’aeroporto e
tali mezzi rimasero a bordo della LHA Tarzawa, perché a giudizio
del comandante, avrebbero potuto servire per organizzare un
ripiegamento e gli AAV7 non avrebbero dovuto logorarsi in
battaglia, per difendere un obiettivo privo di un valore strategico.
Militarmente la riconquista dell’aeroporto fu infatti costosa ed
inutile, a causa della pista inutilizzabile da cui non avrebbe potuto
atterrare nessun aereo NATO.
Oltre ai gravissimi danni della pista, c’era da considerare
l’enorme rischio di attacchi cartaginesi con MANPAD, dato che era
alto il loro numero sull’isola ed il tempo e gli ingaggi, non ne
ridussero la loro presenza sul campo di battaglia!.
Al comando NATO in Europa s’accese una riunione fiume che
più che soppesare gli elementi tattici dei teatri delle operazioni,
finirono per giudicare gli elementi strategici e politici annessi alle
urgenze nella difesa del proprio territorio nazionale!. La successiva
azione NATO fu inesistente!. Alla NATO nessuno voleva mandare
paracadutisti in Malta, perché l’assalto cartaginese non era
focalizzato solo su Malta, ma anche su mo lte altre isole greche e
turche. Per cui la priorità fu data al territorio nazionale greco e