il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 34

Il morale del capitano d’artiglieria maltese pareva al settimo cielo, rideva felice e salutava facendo la V di V ittoria, stando ai bordi del molo, rivolto verso l’altra parte della baia. Il tenente Miles che lo osservava con il binocolo, contraccambiò il saluto alzando la sua mano destra e ponendo le due dita a forma di V, in segno di vittoria. L’avere sul campo un paio di MBT pesanti, avrebbe messo di buon umore chiunque, anche Miles era di buon’umore, specie considerando il contesto tattico dell’isola. Siccome le operazioni d’imbarco dei civili procedevano un po’ a rilento sul mo lo maltese, a causa dei feriti e degli anziani, dalla Uss Tarzawa ritennero opportuno impiegare anche l’inviluppo verticale per scaricare almeno i 4 Humvee, guadagnando tempo prezioso!. Due CH53 volarono veloci verso la spiaggia con appesa un’Humvee ciascuno, mentre due Osprey avevano appesa un’Humvee ed erano più indietro. Il primo dei due CH53 appoggiò l’Humvee sulla spiaggia e poi sganciò i cavi, mentre era in uscita riprendendo quota, fu centrato da quattro missili: 2 RPG e 2 MANPAD sparati dal lato destro del centro abitato, dove era più labile il muro tossico dell’incendio. Esplose una delle turbine ed il rotore di coda andò in pezzi: il grosso elicottero CH53 entrò subito in autorotazione, cadendo rovinosamente in mare. Un’onda anomala mista a fuoco ed acqua investì l’Humvee poco distante!. I due M1 Abrams aprirono un fuoco d’inferno con le loro mitragliatrici pesanti e spararono alcune cannonate contro i bordi estremi del paese. Seguirono varie altre esplosioni d’artiglieria che caddero nella zona, sparate del destroyer Uss Popeye. Il secondo CH53 non entrò nel porto maltese, appoggiò delicatamente in acqua l’Humvee davant i alla bocca del porto, poi 34