il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 47

Il viaggio. 47 Stivati come sardine sulla piccola barca di vetroresina, i 14 chartaginesi che facevano parte della seconda ondata dormivano come marmotte e non poteva essere diversamente!. Il battello con motore diesel entrobordo di derivaz ione automobilistica, filava lento a circa 10 nodi con un rumore costante e soporifero. La barca aveva avuto la corda per molte ore, da altri natanti più potenti che l’avevano trainata assieme ad altre barche, in modo da accorciare i tempi di viaggio. I MAS quando raggiunsero il proprio punto limite, si sganciarono essendo le prime ondate d’attacco a Malta, accelerarono per giungere sull’isola di Malta almeno un’ora prima della seconda ondata!. Era notte, in mare faceva molto fresco, il cielo era stellato e senza una nuvola, una grande Luna piena illuminava sia la barca, quanto la piatta bonaccia mediterranea!. Abasi era il capo squadra, un uomo rude di 32 anni il suo equipaggiamento consisteva in una bussola, una mappa di Malta, un cellulare UMTS di produzione gengiskana con SIM clonata dai servizi segreti gengiskani, un fucile SVD