il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 29
avevo piazzato a difesa dell’entrata del porto. Tre lanci di RPG
centrarono la mia postazione, distruggendola. Spostai una delle
quattro postazioni di mortaio che mi erano rimaste, cercando di
tenerla al coperto e contemporaneamente battere la riva opposta
della baia. Contrattaccai in modo massiccio dalla quarta postazione
con granate a frammentazione. Non ho più ricevuto fuoco dall’altra
parte della baia, anche se le mie vedette riportano che c’è del
movimento nemico, nei pressi dell’entrata del porto.
Alle 8:45 un’orda molto numerosa di cartagines i attaccò il porto da
tre direzioni diverse. In apripista c’erano dei camion e dietro i
nemici erano tutte donne e bambini soldato!. Pochi adulti guidavano
i mezzi che erano usati come degli arieti. Queste donne e bambini
soldato, sparavano tutti come dei dannati!. Ho dovuto dare l’ordine
di annientarli con del pesante fuoco di sbarramento, impiegando
tutti i miei mortai!. Poi per evitare infiltrazioni, quello che rimaneva
del mio plotone di fanteria, ha sparato sui feriti sia con tiri puliti che
con lanci di granate!. Non abbiamo fatto prigionieri! ne siamo
interessati a curare i nemici feriti, ancorché donne o bambini.
Quando alle 13:20 abbiamo visto le navi americane in sosta a largo
del porto, siamo stati molto felici, incominciavamo ad essere bassi
con le munizioni e molto scarsi come assistenza medica!.
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