scorre lentamente. Vive in un mondo dove pare che nessuno tenga a me.
Io non sono felice quando ripenso a tutto quello che ho passato, preso in giro per il mio modo di parlare,
l’altezza, il peso e la lontananza dai miei ormai vecchi compagni di elementari, da lì che sono arrivato a
chiudermi in me stesso e non socializzare molto e a portarmi su delle “brutte” strade. Un esempio è il fumare,
che, magari avrei iniziato lo stesso. Secondo la vera colpa della mia infelicitàè stata la poca presenza dei miei
genitori, e il troppo legame con gente di merda che mia ha lasciato nel momento in cui ne avevo più bisogno.
Ora invece sono felice, con pochi seri amici, ma veri, e con amici migliori anche se il passato mi ha logorato
io…mi sono sempre rialzato.
Io sono felice perché nonostante la vita sia piena di variabili è da un po’ di tempo che ho imparato a “lavorare
con risorse limitate”; in generale, ma riguardo alla felicità questo torna molto utile perché spesso le cose che
possono rendere felici sono poche e difficili da trovare. Io sono felice perché quelle piccole cose che rendono
felice io ho imparato a cercarle, trovarle e dar loro il giusto valore, per riuscire a sovrastare le cose che
rendono tristi, che purtroppo sono molte e fin troppo facili da trovare.
Io sono felice quando nel periodo invernale posso partire per l’Aprica. Sono felice quando posso sciare e
sentire quella bellissima sensazione di libertà e avere sempre l’adrenalina. Per me il paesaggio, le persone e i
rifugi dell’Aprica mischiato con lo sci sono il paradiso.
Io non sono felice, almeno credo. Posso solo affermare che in quest’ultimo periodo della mia vita la mia soglia
di felicità non sia all’altezza delle mie aspettative. Purtroppo ho iniziato l’anno nel peggiore dei modi e sono
stata costretta a prendere decisioni determinanti il mio attuale stato d’animo. La fine della storia con il ragazzo
con cui ero stata per un anno e mezzo ha compiuto in me tanta insicurezza, mi sono sentita disorientata,
catapultata in una realtà completamente differente da quella a cui ero abituata. Sto soffrendo tanto ma spero
di trovare presto la forza di andare avanti senza continuare a focalizzarmi sul passato, perché non è lì che sto
andando. Quest’esperienza è riuscita, nonostante tanto dolore, a far scaturire in me un’istantanea voglia di
cambiamento e di un buon inizio. L’obbiettivo che ho attualmente deciso di pormi è quello di promettere a me
stessa che ce la farò e che riuscirò a voltare pagina; quando succederà avrò tante soddisfazioni e andrò avanti
vittoriosa con la consapevolezza di avercela fatta.
Io sono felice quando mi alleno. Prima di ogni gara, entrando in spogliatoio, già sento l’emozione salire e
afferrarmi lo stomaco; sento i brividi per tutto il corpo e, come se fossi già salito sul ring, immagino il mio
avversario davanti a me, penso che dovrò essere più rapido, più attento, più potente rispetto a lui, penso alla
mia preparazione fisica e mentale, penso a tutti gli sforzi che ho fatto per arrivare a quel punto, ma soprattutto
penso a quanto tempo ho impiegato per essere arrivato a quel livello. Molta gente pensa che la Thai Boxe sia
solo uno sport violento e senza nessun limite, invece è una disciplina che implica rispetto, per se stessi e per il