Il Bagno Oggi e Domani Settembre/Ottobre 2024 | Page 14

EDITORIALE #

SE LA CARTA IGIENICA VINCE ?

L ' AMBIENTE PERDE !

OSCAR G . COLLI
RAMMENTIAMO CON UN SORRISO DI CIRCOSTANZA QUEL LINGUAGGIO , ORMAI PREGRESSO CHE ERA PERMEATO DA PERBENISMO DI MANIERA CHE CI DERIVAVA DA UNA EDUCAZIONE PIUTTOSTO INTRANSIGENTE ( a partire dal nucleo famigliare è proseguito nella scuola della prima età ), per poi applicarla come una sorta di automatismo nei rapporti diretti , con gli altri individui appartenenti alla società civile , anche in una provincia benestante del Piemonte , all interno della quale siamo cresciuti . Stiamo evocando quel lessico - in gran parte desueto - rispettoso e molto formale , che non deridiamo affatto ( dalla abbondante nostra età matura ), consapevoli che il linguaggio si evolve , sdoganato anche dalla comunicazione di massa di cui tutti o quasi siamo contemporaneamente vittime e carnefici . Se lo andiamo a riparametrare su quegli spazi , che nel frattempo in casa , abbiamo destinato ai servizi igienici , divenuti bagni fruibili e spesso sontuose stanze del benessere , ecco che il parlato quasi criptico del tempo passato - sul tema cesso - si è sciolto senza involgarirsi troppo e accolto anche dai benpensanti . L ' italico idioma con gli adeguamenti linguistici dall ' Accademia della Crusca , compresi quelli sdoganati anche alcuni termini nell ' area del pudore , divenuto più esplicito , ci permette oggi di affrontare con maggiore leggerezza e serenità l ' argomento legato alla intimità personale di ognuno di noi . Partendo da queste frettolose e sommarie valutazioni sociologiche , ci piace affermare che lo sviluppo anche civico dei nostri connazionali ( parliamo sempre del luogo bagno domiciliare ) sta proseguendo con plurime attenzioni sia sul versante progettuale di oggetti efficaci e risparmiosi , come sul fronte dell ' ambiente che è più complesso da raggiungere come meta civile nei comportamenti individuali . Siamo andati a consultare l ' andamento produttivo e di vendita interna della carta igienica e le indicazioni ufficiali pervenuteci da Assocarta . Ci raccontano che , dopo una flessione intorno al 2010 , con il sopraggiungere della pandemia il fabbisogno italiano era fortemente ricresciuto divenendo nel 2020 un acquisto al limite dell ’ ossessivo per non rimanere senza una scorta ! Settanta sono il numero dei rotoli anno ( media attuale valutata per ciascun italiano ) contro il doppio esatto degli americani , sempre nel corrente anno , che la dice lunga sullo spreco a supposta parità di consumi alimentari . Accennavamo ad oggetti il cui acquisto sta crescendo ovunque , ovvero il WC con annesso Bidè ( utilizziamo il nome senza la “ t ” come ci suggeriva il fido dizionario Devoto-Oli ), con un paio di versioni : doccino che esce a chiamata inserito nel vaso , oppure applicato su un sedile speciale che è anche riscaldato . Vedemmo a Hong Kong nei primi anni 80 un terna di proposte giapponesi e sud coreane , che poi si affinarono e oggi , anche la Repubblica Popolare di Cina , ne produce in quantità industriale . L ’ Europa non è stata molto a guardare e i maggiori produttori di sanitari ( italiani in testa ) si sono da tempo adeguati a questo mercato che cambia le abitudini o , come negli USA , addirittura le introduce , passando per la tradizione del bidè autonomo , che in pochi - da quelle parti - si avvalevano nelle personali pulizie intime , pur sprecando tonnellate di carta igienica . L ’ incremento di questo oggetto bagno bi-valente , che permette all ’ utente di rimanere seduto sullo stesso sanitario in ceramica non scordandoci del bidè , nelle più disparate versioni di ottimo design , che nel nostro Paese è accessorio d ’ obbligo in ogni abitazione ( come nei luoghi della ospitalità , divenuta legge nel 1975 ), dovrebbe far risparmiare molta carta igienica a due veli , profumata e colorata , compresa quello biodegradabile , che il mercato oggi ci offre con campagne mirate . Water closet , con inserito doccino a scomparsa ( si chiama “ washlet ”) ma ovviamente le diverse aziende produttrici hanno posto , con le singole varianti progettuali , un nome conforme al rispettivo catalogo , ricordandosi l ’ origine nelle trattative commerciali . Concludendo , se invertiremo il concetto racchiuso nel titolo di questa opinione , o lo conterremo con un tentativo di pareggio , vorrà significare che si sta lavorando in tanti verso la favola “ verde ” .