Il Bagno Oggi e Domani Settembre/Ottobre 2024 | Page 107

MARCO PISATI
ph Paolo Carlini

M arco Pisati ha costruito un ’ architettura partendo dal disegno del pavimento e riferendosi alle dimensioni del tatami che misura 3 × 6 shaku di area , dove lo shaku è una unità di misura tradizionale giapponese pari a circa 303 millimetri . “ Il tatami è un ’ allusione , un tappeto d ’ acqua ,” dice lo stesso architetto , ma è soprattutto il punto di partenza e l ’ elemento che caratterizza tutto il progetto ; esso è utilizzato come un modulo replicabile e assemblabile a seconda delle funzioni inserite nello spazio . Il pavimento , dal punto di vista materico , è un mosaico nero . Il colore scuro serve al progettista per ottenere un ambiente rarefatto , per far risaltare le funzioni , igieniche e sanitarie , tutte trattate con il colore bianco e per creare l ’ atmosfera adatta alla ritualità delle azioni . Ogni composizione modulare della pavimentazione , su cui è inserita una determinata funzione , è messa in evidenza da una cornice di cemento di colore grigio : una grande fuga che serve a far risaltare le differenti geometrie dei moduli . La lettura della pianta del progetto del bagno è molto semplice , ma allo stesso tempo , accuratamente definita in ogni sua parte : le funzioni del bagno sono disposte in maniera speculare e divise al centro da una sorta di corridoio , il cui lato misura 900 millimetri , all ’ incirca quanto il lato corto di un tatami , che attraversa tutta la lunghezza dell ’ ambiente e che collega l ’ ingresso e l ’ uscita del bagno . La presenza di una porta di ingresso e un ’ altra di uscita ha una duplice ragione , l ’ architetto ha voluto realizzare uno spazio libero , sia dal punto di vista concettuale sia architettonico , in cui non fosse necessario ritornare sui propri passi una volta concluse le attività igieniche o rilassanti ; il corridoio conduce verso l ’ u- scita che funziona come punto di arrivo a una condizione di ritrovato benessere fisico e spirituale . Marco Pisati ha , inoltre , voluto rendere le azioni legate all ’ acqua assimilabili a quelle che si svolgono in un salotto , associando ad esse l ’ opportunità della socializzazione . Quindi , non uno spazio chiuso dove ci si apparta e ci si rifugia , ma un ambiente attraversabile e gestibile architettonicamente in cui il doppio accesso facilita l ’ inserimento in un ’ abitazione , in una SPA o in un ’ architettura : da uno spazio si accede a un altro semplicemente attraversandolo . Partendo da sinistra sono stati posizionati due “ tappeti ”, uno sopra e uno sotto , su cui sono collocati due contenitori neri , proseguendo c ’ è la zona dedicata ai lavabi e , in basso , in posizione simmetrica , la vasca con accanto dei cuscini per favorire il rilassamento . In questa parte del progetto che l ’ architetto definisce “ zona giorno ”, l ’ acqua arriva dall ’ alto per i lavabi e dal basso per la vasca . I rubinetti dei due lavabi sono dei tubi cilindrici montati a soffitto che erogano l ’ acqua attraverso lo sfioramento di una fotocellula posizionata sull ’ estremità superiore dei montanti dei portasciugamani disegnati dallo stesso architetto . L ’ assenza di comandi manuali aumenta il senso di astrazione e contribuisce a rendere l ’ atmosfera rarefatta . Due specchi a tutta altezza e un tavolino con la mensola in marmo di carrara completano l ’ arredamento della zona lavabi . La vasca , progettata dall ’ architetto , ha una geometria semplice , un cerchio inscritto in un quadrato , ma il disegno esprime tutta la sua forza attraverso il contrasto fortissimo con la pavimentazione nera . La vasca è volutamente incassata per evitare zone d ’ ombra , per rendere lo spazio libero e in grado di accogliere molta luce . I due termoarredi Tessuto ( design Marco Pisati per Cordivari ), color antracite dialogano molto bene con il resto dell ’ architettura . Nella doccia in resina è montato il soffione a soffitto Iride _ in , disegnato da Marco Pisati per Antonio Lupi , che emette un getto provvisto di luce RGB per la cromoterapia . In posizione pressoché simmetrica alla doccia e separata dal resto delle funzioni , c ’ è la zona più intima , quella dedicata ai sanitari . Il look bianco e nero dell ’ intero ambiente è interrotto dal cabinet color oro ( Ripple , disegnato da Marco Pisati per De Castelli ) inserito nell ’ area spogliatoio , unica concessione al colore e alle forme organiche in grado di rompere la sacralità di tutto lo spazio . Le pareti perimetrali sono una sorta di brise-soleil , dei listelli circondati da una vetrata che consentono il passaggio di molta luce ; l ’ effetto vedo non vedo creato dai listelli richiama il concetto del tempio con il colonnato e della luce che filtra attraverso di esso . Il disegno delle cornici in cemento grigio è stato replicato sul controsoffitto , le grandi fughe diventano nicchie dove è alloggiato il sistema di illuminazione . Marco Pisati ci invita ad entrare in uno spazio in cui avviene un ’ astrazione da sé stessi necessaria a compiere i gesti della purificazione del corpo e dello spirito . La luce , il bianco e il nero , le proporzioni e le asimmetrie controllate disegnano un ambiente dove tutto è meticolosamente progettato , dove ogni particolare , maniglie comprese ( Timeless disegnate da Marco Pisati per DND ), contribuisce a rendere l ’ ambiente onirico , ma perfettamente funzionale . autore

MARCO PISATI

titolo del progetto astrazione
MARCO PISATI Borgo la Croce 3
50121 Firenze Tel : 3334549264 contact @ marcopisati . com www . marcopisati . com marco __ pisati