ONE TO ONE TO DESIGN / NAOMI HASUIKE
SOFISTICATE SEMPLIFICAZIONI
La colonna doccia è un sistema molto complesso da realizzare , il progettista deve essere in grado di raggruppare in un unico elemento funzioni diverse non tralasciando l ’ aspetto estetico . È un congegno sofisticato in cui tutti gli elementi , materiali e immateriali , devono risultare perfettamente compensati .
DI ALDO DE VIVO
In apertura , la colonna doccia XT486 disegnata da Naomi Hasuike ( nella foto a destra ).
L a scelta della colonna doccia in sostituzione del soffione , installato a parete o a soffitto , è guidata da diverse ragioni , la prima è la semplificazione dell ’ installazione , la seconda è quella di avere più funzioni che occupano uno spazio notevolmente ridotto . Spesso , nell ’ ambito di lavori di riammodernamento della stanza da bagno , l ’ installazione della colonna doccia consente , con il minimo intervento strutturale , di avere un unico elemento , altamente funzionale , che soddisfa tutte le esigenze legate al momento della doccia . A volte , lo spazio destinato al vano doccia è di dimensioni ridotte , la colonna doccia , occupando meno volume rispetto alle funzioni erogatrici separate , consente di non avere ulteriori intralci . La colonna doccia XT486 ha richiamato la nostra attenzione soprattutto per il suo rigore geometrico .
Dal miscelatore termostatico alla colonna doccia La nitidezza geometrica delle linee e la delicatezza dei dettagli contraddistinguono la nuova colonna doccia
XT486 , disegnata da Naomi Hasuike , prodotta da Cristina Rubinetterie e presentata all ’ edizione del Salone del Mobile 2022 . XT486 è il risultato di un ’ importante ricerca tecnologica , infatti deriva dal miscelatore termostatico Thermo Up , progettato dallo studio Makio Hasuike & Co in collaborazione con il Cristina Design Lab . XT486 , pur mantenendo un ’ estetica misurata , che ben si adatta alle collezioni già presenti nel catalogo Cristina Rubinetterie , è proposta in dieci finiture diverse ed è , quindi , un vero e proprio elemento di arredo . Il piccolo ripiano che si allunga sopra il comando , ne garantisce l ’ autosufficienza , perché , essendo utilizzabile come superficie di appoggio , rende superfluo qualsiasi altro accessorio , dettaglio particolarmente utile nei vani doccia di ridotte dimensioni . Per salvaguardare l ’ armonia complessiva della forma , il soffione si allinea al piano di appoggio , riproponendo lo stesso andamento e la stessa proporzione e contribuendo ad esaltare la simmetria delle forme geometriche contrapposte che , da posizioni equidistanti , si specchiano l ’ una nell ’ altra .
Architetto di formazione , amplia nel tempo la sua attività nel campo della progettazione spaziando dall ’ architettura al product design fino al branding design . La sua figura poliedrica e versatile si basa su una visione allargata del contributo progettuale incarnando l ’ idea di service design e strategic design applicato alle varie discipline progettuali che vengono sviluppate in sinergia e condivisione di obiettivi . Parallelamente all ’ attività all ’ interno dello studio Makio Hasuike & Co da vent ’ anni porta avanti e realizza progetti di architettura e di interni indipendenti . Dal 2017 è art director prodotto di Cristina Rubinetterie . Nata a Milano , Naomi Hasuike studia architettura presso il Politecnico di Milano , dove si laurea a pieni voti nel 1995 . Lo stesso anno si trasferisce a Londra dove collabora alla stesura di diversi progetti di architettura presso lo studio di Nicholas Grimshaw & Partners . Tre anni più tardi si trasferisce a Tokyo lavorando presso Noriaki Okabe Architecture Network dove collabora allo sviluppo di vari progetti e concorsi di architettura . Alla fine del 1999 torna a Milano e continua l ’ attività di progettazione all ’ interno dello studio Makio Hasuike & Co affiancandosi a suo padre .