EDITORIALE #
GIOVANI MENTI E BRACCIA LATITANO
OSCAR G . COLLI
ANDARE SALTUARIAMENTE A SBIRCIARE LIBERI DATI STATISTICI , senza dover attendere le comunicazioni – sempre ben suddivise per comparti operativi - che ISTAT edita periodicamente , permette anche ai non raffinati esperti - come noi volenterosi opinionisti del benessere in bagno- di guardare i dati percentuali di previsione , confrontandoli coi successivi consuntivi , risulta il modo più semplice per cogliere - in termini spannometrici - cosa potrà accadere nel breve e medio periodo e cogliere in tal modo le opportune misure di salvaguardia che andrà ad assumere il mercato . Il confronto sistematico , fra ciò che potrà succedere e le risultanze a valle , permette ai più lesti nella analitica , di saper tradurre in proiezioni fattuali , non solo i mesi che verranno ma anche l ’ anno che seguirà . Indispensabili in questo cosmodromo , dove occorre tenere a bada le variabili improvvise che le periodiche vicende internazionali scatenano . Parliamo di quei dati che vediamo crescere o contrarre ( lo diciamo per strappare un sorriso ), provocati forse dal surriscaldamento che ha investito il pianeta terracqueo che ci ospita a tempo determinato . La velocità degli accadimenti si è modificata : “ non-ci-sono-più-le-stagioni-di-una-volta " si ascolta dire da comunicatori populisti e dai fabbricatori di luoghi comuni . Occorre viceversa affermare che non siamo più ( e da tempo ) mezzofondisti del fare perché , con la globalità dominante , ci siamo dovuti adeguare e trasformarci in “ sprinter ”. L ’ umana resistenza al cambiamento coglie turbati i più sensibili alle mutazioni che galoppano . E di conseguenza nel rutilante universo contemporaneo , in cui ci si avvale sempre più di “ Intelligenza Artificiale ”, cogliamo in numero consistente la capacità di dribblare gli individui adulatori ad oltranza dello “ status-quo ”. Quelle azioni di crescita complessiva che , per i conservatori ( non quelli politici ), bensì gli acerrimi concittadini che faticano - non poco - ad accettare il cangiare costante delle cose . Sono quegli umani , con residenza sull ’ italico suolo e con vari ruoli ricoperti nella società odierna , che si pongono con atteggiamenti desueti , non assolutamente visionari , che poco o nulla hanno da spartire con l ’ evoluzione continua che ci accerchia da tutte le parti . Ecco che le indicazioni di carattere statistico , che ben s ’ innestano sul tema propostovi in questo editoriale e valido anche per il settore operativo che trattiamo ( giusto da mezzo secolo ) dove non si nota quello sviluppo culturale e non solo strutturale , atteso dai più attenti alla crescita complessiva del Paese ( e dei suoi abitanti ) che molti si augurano di poter condividere in tempi contenuti . Avviene nella moda , nella ristorazione , nel turismo , nei luoghi della produzione avanzata e se pensiamo ad esempio ad una categoria di professionisti quale è l ‘ irrinunciabile ricambio professionale ( e non solo empatico ) degli Agenti di Commercio , operanti in tutti gli ambiti della promozione e vendita di beni e servizi . Ci accorgiamo che manca ancora - in troppi di loro - la formazione . E la carenza non è solo nella popolazione più anziana . Andando oltre l ’ accenno corporativo , la nostra Penisola lamenta un numero di laureati ( in diverse discipline ) assai inferiore alla media delle altre nazioni europee . Il danno è rilevante , considerando poi l ’ abbandono di molti studenti , durante i corsi di studio , che va ad aggiungersi alla “ fuga ” per necessità di crescita e scelte di maggiori opportunità di chi ha ottenuto , con buon merito , la laurea cercando di proiettarsi ben oltre i confini nazionali . Nelle scuole “ superiori ” gli studenti sono sì aumentati in avvio , ma con troppi abbandoni lungo il percorso di studio . Dopo la pleonastica conferma di aspetti a tutti noti , come la bassa natalità , aggiungiamo anche la carenza nella manualità lavorativa , ovvero di coloro che andavano alla “ bottega ” artigianale per apprendere una attività . Concludendo in chiave propositiva dobbiamo dire che in alcuni distretti , con luoghi operativi artigianali e della piccola e media industria , hanno già creato delle Accademie formative , che dovranno “ catturare ” l ’ interesse di quei maggiorenni che sono alla ricerca di un dignitoso , non temporaneo ( e correttamente retribuito ), lavoro . Ma sono ancora troppo pochi questi luoghi in cui si formano teste e braccia . Occorre aumentare questi luoghi , indispensabili a vantaggio di tutta l ’ Italia sia dei giovani connazionali , sia dei nuovi italiani , che sono alla ricerca di un mestiere qualificato di cui il nostro Paese , come tutte le altre Nazioni abbisogna come suggeriscono i numeri in percentuale delle statistiche credibili . Senza procrastinare eccessivamente ..