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IN UT
Strumento intelligente o tecnologia pericolosa ? Il dibattito sull ’ Intelligenza Artificiale è di grande attualità , anche nel mondo della progettazione . Dove , secondo il designer Massimo Farinatti , va intesa come la perfetta “ estensione ” della creatività umana
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Un bravo progettista arriva sempre a porsi la domanda : ‘ Cosa succede se ...? Cosa accade se cambio un elemento del progetto ? Se sperimento un materiale considerato non convenzionale ? L ’ intelligenza artificiale è un potente strumento per esplorare queste ipotesi e trovare risposte !" Esordisce così Massimo Farinatti , designer responsabile del laboratorio di ricerca ATAI ( Atelier of Twisted Artificial Intelligence ), che abbraccia da tempo l ’ uso dell ’ AI nella progettazione . Per Farinatti , l ’ AI non è solo una tecnologia , ma un ’ e- stensione della creatività umana : un “ potenziamento ” che consente di varcare i confini ed esplorare strade nuove . “ Qualunque professionista dovrebbe arricchire continuamente la propria ‘ cassetta degli attrezzi ’” suggerisce Farinatti e “ l ’ AI non deve mancare . Ogni progetto parte da un foglio bianco , influenzato dalla nostra memoria , dalla cultura e dalle esperienze personali . L ’ AI , in questo contesto , diventa uno strumento che dialoga con noi , amplificando la capacità di esplorazione e sperimentazione .” Come in una sorta di laboratorio virtuale . " Nel mio progetto di lampioni stradali ispirati alla biomimetica , l ’ AI mi ha permesso di immaginare un dialogo tra le forme organiche e gli spazi urbani . L ’ obiettivo era creare un ’ illuminazione urbana affascinante come un bosco all ’ alba , giocando con le lamelle dei funghi . Con l ’ AI ho testato più idee che , altrimenti , avrebbero richiesto settimane di lavoro .” Questo tipo di approccio , infatti , velocizza le fasi di ricerca e sperimentazione , pur mantenendo il designer come regista creativo . Proprio come i software avanzati che hanno sostituito l ’ aerografo , dal rendering alla stampa 3d , oggi indispensabili .“ L ’ AI è solo il passo successivo . Non sostituisce il progettista , ma lo affianca , migliorando il processo decisionale e permettendo una rapida verifica di ciò che funziona e quanto invece va perfezionato ."
Il valore dell ’ AI , però , non risiede solo nella sua capacità di elaborare dati , ma nella qualità delle domande che le vengono poste . " L ’ intelligenza artificiale non crea , ma risponde alle nostre domande . Più sono intelligenti , più le risposte saranno pertinenti e utili ". A decidere la strada da percorrere è , comunque , sempre il progettista . L ’ AI è efficace , per esempio , nella narrazione visiva . “ Con l ’ AI ho creato immagini evocative in un catalogo di prodotti : mondi fantastici che richiamano elementi naturali e stimolano l ’ interesse del lettore . È come scrivere una storia : si evoca una realtà , si rende tangibile un concetto .” Questo approccio apre nuove possibilità non solo nel design di prodotti , ma anche nella comunicazione e nel marketing . “ Le aziende stanno iniziando a capire il valore dell ’ AI , anche se c ’ è ancora molta strada da fare . Il designer è il tramite tra la tecnologia e l ’ esperienza finale dell ’ utente .” Naturalmente , l ’ introduzione dell ’ AI solleva anche questioni etiche e pratiche . “ C ’ è chi teme che possa sostituire i creativi , ma non è così ” è convinto Farinatti . “ È la sensibilità umana a fare la differenza . Bisogna formare persone capaci di dialogare con l ’ AI in modo intelligente e critico , perché il valore di uno strumento è nelle mani di chi lo usa ”. Un ’ opportunità , quindi , per ripensare l ’ educazione e le competenze richieste ai progettisti di domani . Se è vero che l ’ AI potrebbe rendere più accessibili alcune competenze , è proprio per questo che i professionisti devono puntare ancora di più su qualità e originalità , rafforzando il loro ruolo come guide nel processo creativo . “ L ’ AI non ci sopraffarà ” tranquillizza Farinatti “ ma diventerà un supporto indispensabile . Non dobbiamo temerla , ma imparare a sfruttarla al massimo delle sue potenzialità , ricordando sempre che la differenza la fa l ’ ingegno umano .” Una sfida affascinante , dunque , che può tradursi in un ’ opportunità per spingere la ricerca e ridefinire il futuro del design . “ Spetta a noi usarla in modo intelligente ".