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Il design for all , ovvero il design “ partecipato ” che progetta abbracciando la diversità umana , è sempre più indispensabile . Soprattutto per la progettazione del bagno che , secondo Francesco Rodighiero , rappresenta ancora la sfida più grande
N ato 31 anni fa , Design for all “ è il design dell ' inclusione sociale e dell ' uguaglianza ” spiega Francesco Rodighiero , architetto e referente per l ’ Italia . Un approccio progettuale ambizioso che tiene conto della diversità umana e che , dopo due decenni , sta finalmente raccogliendo i suoi frutti grazie agli investimenti europei . La disabilità è “ una forma di diversità da abbracciare , sfruttando anche la tecnologia digitale ” per superare i limiti e le costrizioni progettuali . Un esempio di pensiero inclusivo ? “ L ' iPhone nato nel 2008 : con la sua tastiera numerica a schermo intero ha avuto un boom tra gli over 70 ”. Come fa notare Francesco Rodighiero “ oggi con circa 8 miliardi di persone e 5 generazioni che convivono al mondo gli spazi abitativi richiedono molta più attenzione ”. Progettare per tutti significa coinvolgere tutti gli attori interessati : il commerciale , la committenza , gli installatori , i riparatori e gli utenti finali in tutte le sue fasce di età . “ La partecipazione attiva permette di raccogliere informazioni preziose che altrimenti sfuggirebbero ”, spiega . Nel caso del bagno , significa poter sviluppare soluzioni che tengano conto della necessità di spazi accessibili ad ogni età . Ogni prodotto nasce da un processo di ascolto e sperimentazione . “ Ad esempio , i metacrilati , leggeri e resistenti , si prestano a progetti personalizzati come il lavabo da appoggio pensato per persone con difficoltà motorie ”. Un progetto estremamente complesso , che Design for all è riuscito a realizzare pensando anche alla libertà di posizionamento . “ Sono idee frutto di processi di raccolta ‘ bottom up ’, che nascono dalle esigenze reali delle persone , in un ’ attività di co-progettazione ”. Il cuore dei progetti “ è sempre la dignità , troppo spesso sacrificata dalle normative tecniche ”; il ruolo del progettista consiste nel sintetizzare esigenze tecniche e intuizioni pratiche , aggiungendo un tocco poetico .” La vera sfida è creare soluzioni “ flessibili nel tempo e nelle occasioni , giocando su due livelli : da una parte prendiamo spunto dalle intuizioni delle persone , dall ’ altra osserviamo ed elaboriamo le esigenze tecniche evidenziate dagli installatori ”. L ’ Italia , con la sua architettura storica , pone sfide uniche ed è indubbio che un progetto che risolva le esigenze di tutti sia irrealizzabile . Progetti flessibili e inclusivi , però , offrono un nuovo concept del comfort : “ un beneficio diffuso , che migliora comprensibilità e fruibilità degli spazi ”. I bagni pensati per persone con disabilità , ad esempio , “ rappresentano un vantaggio per l ’ intera comunità ”, ma andrebbero riprogettati completamente secondo Rodighiero , perché “ non bastano maniglioni e accessori per risolvere i problemi ”, ma bisogna garantire benessere ed igiene personale come diritti universali .