Il Bagno Oggi e Domani Maggio/Giugno 2022 | Page 98

OSSERVATORIO ARREDOBAGNO

2022 mercato globale dovrà affrontare la scelta sia di una figura professionale in grado di sincronizzare produzione e logistica nei suoi diversi aspetti , sia di un partner logistico che la affianchi in modo efficace ed efficiente .

LOGISTICA E INNOVAZIONE In che misura la logistica in generale sta cambiando verso il raggiungimento di una più alta efficienza ? Ci siamo posti questa domanda e la abbiamo girata ad Andrea Faini , CEO di World Capital Group , che ha sottolineato come “ La logistica continui a evolversi con innovazioni molteplici , che spaziano dalla gestione del magazzino a quella dei trasporti , avvalendosi di mezzi sempre più avanzati per raccogliere dati , analizzarli , reagire velocemente agli imprevisti e ridurre gli sprechi di tempo , sia in baia - ovvero nelle aree dei depositi - che su strada .” Ciò significa non solo tracciamento del viaggio del prodotto per gli utenti finali – ci siamo abituati a questo acquistando su Amazon o spedendo una lettera Raccomandata – ma soprattutto tracciamento per uso interno all ’ azienda di logistica . Per esempio , tutti ricordiamo il caos che seguì all ’ incaglio della nave porta container nel Canale di Suez . Era marzo 2021 : forti ritardi delle navi dirette in Europa , interruzione logistica e congestione portuale . In casi come questo è necessario prendere le migliori decisioni nel minore tempo possibile : proseguire il viaggio via terra o via aerea e calcolare tempi e costi extra . Sono analisi che si possono fare fare grazie a sistemi informatici avanzati . “ Anche la movimentazione interna nei magazzini , specialmente nell ’ ambito picking – spiega Andrea Faini - diventa ogni giorno più evoluta e gestibile tramite robot specializzati . Dando uno sguardo alle tendenze della filiera , tra le varie tipologie di immobili troviamo i Factory Warehouse ( magazzini annessi alle fabbriche ), i Logistics Center ( impianti di grandi dimensioni di produzione / distribuzione ), i Distribution Center ( impianti di aziende retail per il rifornimento dei punti vendita ), i Fulfillment Center ( impianti operatori e-commerce ) e altri asset a supporto dell ’ attività di trasporto , come i Transit Point ( centri smistamento / consolidamento merci ) e i Last Mile ( piattaforme di trasporto e corrieri di prossimità ).”
SFIDE E OPPORTUNITà PER L ’ ARREDOBAGNO Avere una visione complessiva della catena di distribuzione che va dal produttore al cliente finale , quindi come ordinare e sincronizzare i flussi che compongono la supply chain è di fondamentale importanza per le aziende di produzione e di distribuzione . Si tratta di avere una visione di integrazione complessiva della filiera fino a cliente finale . “ Questo significa avere una visione generale – spiega il prof . Walter Coletta , professore di Supply Chain Design e Lean Management presso l ’ Università Luigi Cattaneo di Castellanza , e Senior Auditor di Logistica e Supply Chain della Business School della Liuc - capire su quale filiera si è posizionati , come arrivare al cliente , attraverso quale canale o più canali . C ’ è chi sceglie di andare direttamente al cliente , chi passa da intermediari , chi comincia a usare piattaforme e-commerce a vari livelli . Ci sono , quindi , canali logistici diversi che devono essere sincronizzati e questo è un lavoro fondamentale .” Del settore arredobagno , Coletta sottolinea l ’ alta personalizzazione dei prodotti e l ’ elevata parcellizzazione delle consegne . Nel nostro settore il cliente ordina composizioni di arredobagno uniche e non standard , composte da un insieme di prodotti che deve arrivare al cliente tramite intermediari . Il flusso produttivo e distributivo nel settore arredobagno è un flusso di prodotti di prodotti specifici per un certo tipo di applicazione . Si pensi ai grandi progetti di arredo in ambito contract , residenziali o di hotellerie , per esempio , che implicano organizzare tutta la filiera in modo che gli
PERCHÉ MISURARE LA CARBON FOOTPRINT AZIENDALE
La misurazione della Carbon Footprint è un aspetto non secondario per le aziende di produzione che vogliono rendere chiare e manifeste le loro azioni in ambito di sostenibilità attraverso certificazioni riconosciute a livello internazionale o con la redazione del proprio Bilancio di Sostenibilità . La valutazione dell ’ impatto ambientale di un ’ impresa di produzione , infatti , comprende anche le attività logistiche , interne o affidate a terzi . La sostenibilità , nelle sue tre componenti - ambientale , economica e sociale
- quindi , riguarda anche le grandi e piccole-medie imprese che operano nella logistica . Michele Ferraro - Green Logistics Senior Specialist & Business Developer di GreenRouter – sottolinea come , secondo il protocollo GHG ( Green House Gas Protocol ), gli ambiti di emissione o Scope da considerare per la valutazione della Carbon Footprint aziendale siano tre : 1 . emissioni dirette da fonti possedute dall ’ azienda , stazionarie o mobili ; 2 . emissioni indirette da consumi di elettricità ; 3 . emissioni indirette della supply chain dell ’ azienda , in cui rientrano le emissioni da trasporto , anche se eseguito con mezzi non di proprietà . “ Le emissioni indirette di CO 2 possono rappresentare dal 65 % al 95 % della Carbon Footprint aziendale – precisa Michele Ferraro - lo Scope 3 è quindi necessario per valutare l ‘ impatto climatico complessivo di un ’ azienda di produzione e rappresenta sempre più una necessità poiché è richiesto dal mercato e dagli investitori . Inoltre , la Carbon Footprint rappresenta
il primo step in un piano di riduzione delle emissioni derivanti dalla supply chain aziendale , fondamentale per la definizione di target adeguati e per individuare misure efficaci .” A questo scopo , GreenRouter ha sviluppato una propria piattaforma software in grado di calcolare e monitorare le emissioni di CO 2 derivanti dal trasporto e dai consumi degli edifici aziendali , di generare report in linea con le principali normative di settore , di eseguire “ What-if analysis ” secondo due principali modalità : simulazione di scenari di riduzione delle emissioni di
CO 2
, elaborazione di un Carbon Budget in linea con i target aziendali . Analisi conformi al GLEC Framework 2.0 ( Smart Freight Center di Amsterdam ), protocollo globale di calcolo e rendicontazione che è alla base della futura ISO 14083 , oltre che alla normativa EN 16258 per il modello di calcolo delle emissioni da trasporto . “ Tra gli aspetti più importanti da tenere in considerazione c ’ è sicuramente il lead time – precisa Michele
Ferraro - che si riferisce al tempo pianificato dal ritiro alla consegna . In funzione del lead time viene identificata la modalità di trasporto adeguata e con minore impatto climatico . Spesso risulta utile potere offrire al cliente la possibilità di scegliere una soluzione logistica veloce e ad alto impatto o una soluzione che preveda tempi più lunghi ma minore intensità carbonica . La scelta del partner logistico non può prescindere , quindi , dal tema ambientale . È importante selezionare fornitori di trasporto che abbiamo piani di riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti .” Come già sottolineato anche dal prof . Walter Coletta , uno dei benefici della sostenibilità , e quindi della ricerca di efficienza all ’ interno della supply chain , è sicuramente la possibilità di ottimizzare i flussi attraverso il consolidamento della rete tramite piattaforme , oppure con operatori intermedi che generano un impatto positivo sulla saturazione dei mezzi con conseguente riduzione dei consumi e delle emissioni .