Il Bagno Oggi e Domani Luglio/Agosto 2022 | Page 4

EDITORIALE #
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Foto credits Claudia Reali

DESIGN ALL INCLUSIVE

CRISTINA MANDRINI cristina . mandrini @ dbinformation . it
I PIÙ HANNO DA POCO INIZIATO A COMPRENDERE BENE E , IMPORTANTE , A UTILIZZARE CON COGNIZIONE DI CAUSA L ' E- SPRESSIONE " GREENWASHING " E GIÀ CI RITROVIAMO DIETRO L ’ ANGOLO UN ALTRO RISCHIO DI STRATEGIA DI FACCIATA , CHE POTREMMO INDICARE STAVOLTA CON IL NEOLOGISMO " INCLUSIVEWASHING ". Il termine inclusione inizia a circolare negli anni Novanta in riferimento a una moderna idea di società , dotata di strumenti e approcci culturali atti a garantire a tutti , senza distinzione di genere , razza e abilità , i diritti e le opportunità che la società può offrire , con il grande beneficio di migliorare in questo modo il senso di appartenenza e partecipazione alla comunità . Inizalmente , ciò accadeva in riferimento soprattutto alla comunità scolastica . Il concetto di inclusione , in seguito , intorno agli anni Novanta si è allargato ed è stato affiancato da un altro termine : inclusività . Meno tecnico e più divulgativo , inizia a circolare per indicare in senso generale orientamenti e strategie mirati a promuovere con più forza la coesistenza e la valorizzazione delle diversità e guarda alle categorie convenzionali in modo più aperto e più critico . Parliamo dunque di concetti e strategie sociali molto preziose , su cui tutti siamo chiamati a lavorare ancora oggi . Anche il design , anche il design dell ’ arredobagno che , va detto , ha avuto una reazione immediata al sorgere di una moderna cultura inclusiva . Per fare un esempio , l ’ associazione Design for All nasce nel 1994 proprio per “ promuovere una progettazione per l ’ individuo reale , inclusiva ed olistica , che valorizza le specificità di ognuno , coinvolgendo la diversità umana nel processo progettuale ”. Una diversità , in tutte le sue forme , di cui la progettazione di una stanza da bagno , pubblica o privata , e di tutti gli elementi ad essa necessari , deve prestare molta attenzione , intelligenza e sensibilità . Come la sostenibilità , dunque , anche l ’ inclusività deve diventare per un progettista un dovere e insieme un piacere , un ’ i- dea da riempire con contenuti alti e utili , un concetto che va protetto da speculazioni e sottovalutazione . È circolato tanto , tantissimo il termine “ inclusivo ” durante il Salone del Mobile 2022 . Inclusiva era la comunicazione , la manifestazione , la singola esposizione , la progettazione … il che è positivo , ben venga che se ne parli e che se ne faccia . Ciò che conta è che l ’ azione che ne deriverà abbia la forza e il potere di trasformarsi in esperienza quotidiana per chi davvero , e forse da troppo tempo , sta aspettando di essere incluso , altrimenti tutto questa teorizzazione non sarà servita a molto neanche nel nostro pur virtuoso sistema del design . In tal senso il Compasso d ’ Oro di recente ha dato un buon esempio , premiando progetti di ausilio e assistenza alla persona . Il mondo del progetto arredobagno , che da sempre mette al centro la persona e i suoi bisogni , saprà allargare ancora una volta l ’ orizzonte della sua ricerca e ascoltare la voce di una società che sta modificando le sue esigenze materiali e , non dimentichiamolo mai , anche morali .