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Giulio Gianturco , designer fuori dagli schemi
Sfogliando e leggendo , senza mancare di soffermarci - con grande curiosità - sulle introduzioni e i commenti , per nulla sussiegosi , che descrivono gli oggetti più disparati , progettati e forgiati da Giulio Gianturco nel corso degli anni , passando da esperienze professionali che parrebbero se non oniriche , un tantino contraddittorie , si coglie appieno il titolo del ponderoso libro da lui pubblicato sulla cui copertina e dorso , non compaiono autore ed editore ! “ Un designer a _ tipico ” , proprio scritto così , anche nella versione anglosassone , ci racconta , con due interventi azzeccati , uno di Raimonda Riccini e l ’ altro a cura di Andrea Cescon , il personaggio di Giulio Gianturco arrivato nel mondo del design dopo una laurea in medicina con specializzazione chirurgica e l ’ avvio della professione assolutamente appagante sotto tutti gli aspetti . Come descrive nelle prime righe delle 300 pagine , di questo tomo ben impaginato e stampato , la curiosità materica di Giulio Gianturco non ha confini . In età giovanile aveva trovato un reperto metallico nelle vicinanze della sua abitazione . Lo aveva raccolto e tenuto nel suo scantinato , divenuto poi luogo creativo per antonomasia , dove si ingegnava a mettere insieme elementi ferrosi diversi sino a creare qualcosa che potesse risultare utile e fruibile in campi diversi . La sua passione nel regatare a vela , lo avevano ulteriormente affinato nel cercare di portare a terra , oggetti in zinco o alluminio che erano nati per reggere e comandare le vele quando vanno di bolina o per “ scuffiare ” nel modo migliore quando si deve modificare improvvisamente la direzione di gara . Sono nati da questo medico poco più che sessantenne , poi passato per dovere verso il progetto , una sequenza di prodotti per la stanza da bagno , con materiali nuovi e forme altrettanto innovative , che hanno lasciato il segno nel mondo del design di alto livello . Ma Giulio Gianturco si è mosso in molti campi e nel suo volume , editato da poco tempo per i tipi di Biblos ( il cui ricavato delle vendite , verrà destinato ad una Onlus di beneficienza ), compaiono oggetti più disparati che sono presentati con grande eleganza fotografica , tale da rendere merito a questo geniale medico patavino che ascoltando la sorella Carla , ha saputo - con raffinatezza - esporre la sua eclettica parata . Vari gli oggetti che hanno vinto premi e ottenuto riconoscimenti - anche internazionali - come meritavano , nel momento in cui sono arrivati nei rispettivi mercati , nei vari anni della produzione , che Gianturco , un visionario del design , ha saputo proporre e raccogliere ( emotivamente ma con stile ) in un libro da acquistare anche se non si è studenti alla Facoltà di Disegno Industriale del Politecnico . ( O . G . C .)
BLS : tre progettisti
Arrivati ad un certo punto della vita professionale molti individui , che hanno calcato le scene del meritato successo , decidono di mutare il proprio percorso , non tanto cambiando il premiante mestiere post laurea , bensì unendo - nel momento anagrafico della maturata saggezza - le singole forze intellettuali ( nel caso specifico che sto commentando l ' attribuzione è legittima ), per proseguire con ampliati e condivisi stimoli a " produrre " utile e bella architettura e finanche industrial design . Giampaolo Benedini , Vittorio Longheu e Antonio Sprocoati , che non erano nuovi alle collaborazioni incrociate fra di loro , 2 architetti e un ingegnere , dediti a progettare nuove residenze e architettura contemporanea sia privata , sia pubblica e con una presenza progettuale nell ' o- spitalità di livello . Questi tre professionisti si sono uniti formando oggi lo Studio BLS e mettendo a disposizione del mondo edile costruttivo e nel recupero di alto valore storico , le singole capacità che il loro " book " racconta , con poche parole , belle e significative immagini e il micro-disegno di ogni progetto , piazzato nella pagina bianca di destra in basso , accanto al costruito che attraverso l ' immagine a tutta pagina sinistra , si mostra a chi consulta il ridotto ma elegante volumetto . Non nascondendo al lettore , che si , per sentito dire , conoscevo Longheau e Sprocoati , mentre una lunga e solida amicizia mi lega a Giampaolo Benedini che ho avuto il grande piacere di seguire dagli anni ' 70 quando avviò la progettazione di oggetti per il bagno e non soltanto per la famigliare Agape . BLS in questo avvio primaverile salpa verso nuovi lidi , dove la triade di professionisti esprimerà il meglio in ogni costruzione ( abitativa o comunitaria ) con questa nuova squadra composta da un ingegnere e un paio di architetti che hanno unito i singoli interessi condividendone lo spirito di ripartenza ma ponendosi nuovi traguardi , non soltanto domestici . È quindi d ' obbligo , verso chi osa sperimentare nuove opportunità di lavoro avendo visioni più ampie , proprio in questo periodo di rutilanti cambiamenti e accresciute preoccupazioni , fare loro il tifo e accompagnare il coraggio di questi tre uomini di progetto , mi pare il minimo . ( O . G . C )
Sopra , da sinistra , Giampaolo Benedini , Antonio Sprocoati e Vittorio Longheu .