EDITORIALE #
BUONE PRATICHE DA RIPASSARE
CRISTINA MANDRINI cristina . mandrini @ dbinformation . it
QUEST ’ ANNO IL SALONE DEL MOBILE PER NOI è partito da un luogo davvero speciale : un ’ aula didattica . Il primo giorno della settimana più attesa dell ’ anno per il sistema arredo ( e non solo ) milanese , nazionale e internazionale , per la redazione del Bagno Oggi e Domani è coinciso infatti con il primo giorno di un percorso Master in Interior Design presso lo IED Milano . Invitati dai docenti , gli architetti Giorgio Grandi e Paolo Emilio Bellisario , noi eravamo lì seduti tra i banchi insieme agli studenti : una decina di giovani ragazze e ragazzi provenienti da varie parte del mondo . Eravamo lì per raccontare un po ' della nostra storia e del nostro lavoro e per condividere piccoli e grandi suggestioni con questi futuri professionisti del mondo del progetto . Il primo giorno del Salone del Mobile , mentre fuori fervevano i lavori per la messa a punto degli ultimi dettagli della fiera e dei ben oltre 1200 eventi in giro per la città , molti proiettati sul tema del futuro , anche dentro all ’ aula i ragazzi venivano invitati a tracciare e a costruire ponti sul domani , come strumenti le loro idee e le loro sensibilità , un esercizio utile e propedeutico all ' obiettivo del corso che Il Bagno Oggi e Domani ha tenuto a battesimo : realizzare un progetto di Bagni Pubblici capace di contenere tutto ciò che le “ personas ” si aspettano quando varcano la soglia di questi luoghi non luoghi , intorno a cui purtroppo l ' interesse è ancora troppo scarso da parte di progettisti e aziende . E che cosa si aspettano principalmente le persone oggi da un bagno pubblico ? Riservatezza , igiene , sicurezza e , ci piace pensare , anche bellezza . E forse anche altro che noi adesso non sappiamo dire ma che gli studenti ci faranno scoprire . A loro infatti è stato rivolto l ’ invito a riflettere sul tema dell ’ organizzazione degli spazi e della scelta dei sistemi che in essi dovranno funzionare in relazione però al genere dei fruitori di questi spazi , andando oltre i codici tradizionali di genere maschile e genere femminile . È grande e importante il lavoro di ricerca che questi studenti si accingono dunque a fare , perché non si tratta di avere una visione politica o progettuale , per scegliere come organizzare dei bagni pubblici in base ai generi , si tratta bensì di acquisire una profonda consapevolezza dell ’ altro e delle sue mille vite . La cultura del design , dell ’ arredo e del progetto questo deve fare , immaginare e creare mondi in cui tutti si possano riconoscere e sentirsi accolti . O almeno non sentirsi esclusi . Non sempre , purtroppo , fiere ed eventi danno il buon esempio . Soprattutto in queste occasioni , la sensazione è che si tenda sempre di più ad innalzare il cosiddetto " target " e a dare un allure lussuoso a comfort e bellezza . Se poi aggiungiamo le sempre più numerose barriere all ' ingresso di showroom e stand , in queste specifiche occasioni , riconoscersi in un ' idea di arredo o sentirsi accolti in un nuovo concept di ambiente appare ancora più improbabile . Un grande evento come una fiera , soprattutto quando si parla di mobile , può essere visto come un gigantesco specchio in cui la società si racconta attraverso gli oggetti ma anche attraverso le buone pratiche . Spesso il futuro e il cambiamento risplende negli oggetti , ma non nelle buone pratiche . Ogni tanto tornare dietro ai banchi può servire .