IL BAGNO ARCHITETTURA 2022 | Page 73

Didonè Comacchio Architects titolo del progetto
BACK TO BASICS cercato di definire un interno benessere senza tempo , non troppo connotato , estraniandoci da mode e tendenze ». A parlare è l ’ architetto Paolo Didonè , che con Devvy Comacchio forma lo studio di progettazione Didonè Comacchio Architects , con sede a Rosà , Vicenza . Giovani , ma con alle spalle una buona dose di esperienza e progetti nei settori residenziale , contract e product design , il tema al quale hanno aderito è quello del bagno per l ’ ospitalità . Ne è venuta fuori un ’ area benesserenotte di notevole caratura progettuale , un ambiente basico , fascinoso per la sua nudità e il suo non superficiale minimalismo . Uno spazio intelligentemente anonimo , dove protagonista è la matericità delle superfici , che non si addice solo alla realtà ricettiva ma anche a quella residenziale . Paolo Didonè continua il suo racconto . « Lo spazio benessere è integrato nell ’ area notte , dalla quale è separato tramite un setto a cui , dalla parte bagno , si appoggia l ’ elemento lavabo e , dall ’ altra , la testata letto . I vasi trovano la loro privacy dietro un altro setto al quale è accostato , dall ’ altro lato , il vano doccia . Poi , più vicina alla parete interamente vetrata che separa quasi impercettibilmente lo spazio interno da quello esterno , la vasca . Un modello in solid surface , non idromassaggio e sostenuto da una struttura in acciaio , la cui collocazione dà l ’ impressione , quando si è immersi , di trovarsi all ’ aperto ». La doccia molto grande , protetta da un ’ unica parete vetrata longitudinale senza profili che arriva a soffitto , è dotata di piatto walk-in . A completamento del gruppo lavaggio , in posizione perpendicolare rispetto a vasca e doccia , la lunga struttura in marmo che accoglie il lavabo e sembra una scultura . Per dare un ’ idea di domesticità , i materiali sono naturali , grezzi . In argilla i rivestimenti a parete , in una tonalità color cipria rifinita da una spazzolatura che la rende disomogenea . Il pavimento stacca completamente ma è anch ’ esso grezzo , ruvido . La rubinetteria scura si staglia sulle superfici polverose . Dalla zona notte , per entrare nel bagno c ’ è una zona filtro con armadiature . Non c ’ è nessuna porta e al contenimento di oggetti provvedono il mobile lavabo con ante e piani di appoggio a parete . Chiediamo al progettista che ruolo è stato riservato alla luce . « Quella naturale proviene totalmente dalla zona esterna . Quest ’ unica e localizzata sorgente di luce diurna permette di ottenere un ’ intensa sfumatura di chiaroscuro . Luminosità e ombre cambiano a seconda delle superfici e dell ’ ora del giorno . La grande parete vetrata è schermabile solo attraverso il verde , che si trova in uno spazio privato a vista controllata . Abbiamo trattato la luce naturale come se fosse artificiale : grazie ad essa il teatro luminoso interno cambia esattamente come cambia per mezzo dei faretti installati su binari . Faretti mobili e spostabili , ad esempio , per illuminare bene la zona lavabo ». Facciamo notare la scelta non scontata ( dopo il diktat , nei decenni scorsi , di quelli sospesi ) dei vasi a pavimento . « Nei nostri progetti li inseriamo da sempre . L ’ indicazione che il modello sospeso facilita la pulizia del pavimento valeva quando il sanitario a terra era staccato dal muro , ma ora che il retro del vaso è attaccato alla parete è tutto più semplice . I vasi a terra sono stabili e , ormai , molto interessanti anche nel design ». Concludendo , chiediamo a Paolo Didonè come gli sembra cambiato il rapporto degli utenti con lo spazio benessere . « Da parte dei consumatori c ’ è una maggiore informazione su tutto quanto riguarda l ’ ambiente bagno , le loro scelte sono più mirate e consapevoli . È su questo spazio della casa che tra noi e i clienti si sviluppa di più il dialogo . Una volta si affidavano al progettista , ora c ’ è partecipazione , discussione . Nell ’ ultimo decennio i bagni sono diventati più curati sia a livello progettuale sia realizzativo , senza contare la componente tecnologica . E il cliente è orientato verso un prodotto di qualità cucito sulle sue esigenze . Il bagno non è più un luogo di passaggio , ma uno spazio dove si trascorre del tempo . E non è detto che debba avere dimensioni sconfinate : anche con una stanza di un metro e mezzo per un metro e mezzo si può fare un capolavoro ».

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Didonè Comacchio Architects titolo del progetto

BACK TO BASICS cercato di definire un interno benessere senza tempo , non troppo connotato , estraniandoci da mode e tendenze ». A parlare è l ’ architetto Paolo Didonè , che con Devvy Comacchio forma lo studio di progettazione Didonè Comacchio Architects , con sede a Rosà , Vicenza . Giovani , ma con alle spalle una buona dose di esperienza e progetti nei settori residenziale , contract e product design , il tema al quale hanno aderito è quello del bagno per l ’ ospitalità . Ne è venuta fuori un ’ area benesserenotte di notevole caratura progettuale , un ambiente basico , fascinoso per la sua nudità e il suo non superficiale minimalismo . Uno spazio intelligentemente anonimo , dove protagonista è la matericità delle superfici , che non si addice solo alla realtà ricettiva ma anche a quella residenziale . Paolo Didonè continua il suo racconto . « Lo spazio benessere è integrato nell ’ area notte , dalla quale è separato tramite un setto a cui , dalla parte bagno , si appoggia l ’ elemento lavabo e , dall ’ altra , la testata letto . I vasi trovano la loro privacy dietro un altro setto al quale è accostato , dall ’ altro lato , il vano doccia . Poi , più vicina alla parete interamente vetrata che separa quasi impercettibilmente lo spazio interno da quello esterno , la vasca . Un modello in solid surface , non idromassaggio e sostenuto da una struttura in acciaio , la cui collocazione dà l ’ impressione , quando si è immersi , di trovarsi all ’ aperto ». La doccia molto grande , protetta da un ’ unica parete vetrata longitudinale senza profili che arriva a soffitto , è dotata di piatto walk-in . A completamento del gruppo lavaggio , in posizione perpendicolare rispetto a vasca e doccia , la lunga struttura in marmo che accoglie il lavabo e sembra una scultura . Per dare un ’ idea di domesticità , i materiali sono naturali , grezzi . In argilla i rivestimenti a parete , in una tonalità color cipria rifinita da una spazzolatura che la rende disomogenea . Il pavimento stacca completamente ma è anch ’ esso grezzo , ruvido . La rubinetteria scura si staglia sulle superfici polverose . Dalla zona notte , per entrare nel bagno c ’ è una zona filtro con armadiature . Non c ’ è nessuna porta e al contenimento di oggetti provvedono il mobile lavabo con ante e piani di appoggio a parete . Chiediamo al progettista che ruolo è stato riservato alla luce . « Quella naturale proviene totalmente dalla zona esterna . Quest ’ unica e localizzata sorgente di luce diurna permette di ottenere un ’ intensa sfumatura di chiaroscuro . Luminosità e ombre cambiano a seconda delle superfici e dell ’ ora del giorno . La grande parete vetrata è schermabile solo attraverso il verde , che si trova in uno spazio privato a vista controllata . Abbiamo trattato la luce naturale come se fosse artificiale : grazie ad essa il teatro luminoso interno cambia esattamente come cambia per mezzo dei faretti installati su binari . Faretti mobili e spostabili , ad esempio , per illuminare bene la zona lavabo ». Facciamo notare la scelta non scontata ( dopo il diktat , nei decenni scorsi , di quelli sospesi ) dei vasi a pavimento . « Nei nostri progetti li inseriamo da sempre . L ’ indicazione che il modello sospeso facilita la pulizia del pavimento valeva quando il sanitario a terra era staccato dal muro , ma ora che il retro del vaso è attaccato alla parete è tutto più semplice . I vasi a terra sono stabili e , ormai , molto interessanti anche nel design ». Concludendo , chiediamo a Paolo Didonè come gli sembra cambiato il rapporto degli utenti con lo spazio benessere . « Da parte dei consumatori c ’ è una maggiore informazione su tutto quanto riguarda l ’ ambiente bagno , le loro scelte sono più mirate e consapevoli . È su questo spazio della casa che tra noi e i clienti si sviluppa di più il dialogo . Una volta si affidavano al progettista , ora c ’ è partecipazione , discussione . Nell ’ ultimo decennio i bagni sono diventati più curati sia a livello progettuale sia realizzativo , senza contare la componente tecnologica . E il cliente è orientato verso un prodotto di qualità cucito sulle sue esigenze . Il bagno non è più un luogo di passaggio , ma uno spazio dove si trascorre del tempo . E non è detto che debba avere dimensioni sconfinate : anche con una stanza di un metro e mezzo per un metro e mezzo si può fare un capolavoro ».

Didonè Comacchio Architects Via dei Prati , 14
info @ didonecomacchio . com www . didonecomacchio . com didonecomacchio didonecomacchio didone-comacchio-architects