IL BAGNO ARCHITETTURA 2022 | Page 13

Francesco Meneghello titolo del progetto
ATRIO

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Sono sempre stato interessato ai nuovi possibili scenari del benessere negli spazi esterni o ibridi . Mi affascina l ’ idea di creare una vera e propria architettura a cielo aperto , in cui si smaterializza l ’ involucro e si abbattono le tradizionali barriere di privacy per un rapporto più diretto con l ’ ambiente e la natura ». Quello di Francesco Meneghello , giovane e talentuoso progettista d ’ interni con studio a Milano , è uno dei due bagni outdoor che presentiamo . Un progetto che riflette su un ’ auspicata condivisione dello spazio wellness , sul concetto di riservatezza e sulle sue contraddizioni (« Trovo un po ’ ipocrita la richiesta di tutta questa privacy , anche nel bagno , quando esibiamo senza pudore il nostro privato sulle piazze virtuali »). Tra utopia , realtà e provocazione , il sogno di una nudità del corpo e dell ’ anima in un luogo senza sovrastrutture . Chiediamo a Francesco come vive l ’ attuale propensione , in casa , verso tutto ciò che è naturale . « Credo che sia frutto della ricerca dell ’ individuo di una dimensione meno virtuale , surrogata e più vera ». Una ricerca che è alla base del mutamento , negli ultimi anni , dello spazio del benessere ? « Non sono convinto che il bagno abbia subito una grande evoluzione – ci spiazza il progettista . « Sicuramente l ’ ha avuta nella forma , ma non molto nel contenuto , che rimane un po ’ sempre lo stesso . Anzi , paradossalmente si aspira a recuperare un benessere antico , primordiale ( che è il fulcro del concept del mio progetto ), cercando di ripristinare quello speciale contatto con il corpo che caratterizzava le antiche terme romane ». Obiettiamo che la tendenza a dislocare vasca e altri elementi benessere nella zona notte o giorno non rappresenta un cambiamento così poco significativo . « Questo però succede negli hotel – ribatte il progettista –, non nelle case private medie dove , al di là di finiture , materiali e sanitari evoluti , il concetto base della stanza da bagno non cambia : una scatola chiusa dotata di privacy . L ’ uscita di lavabo o vasca da questa scatola è un tentativo ancora un po ’ troppo timido . Al vero momento di condivisione del benessere nello spazio domestico manca ancora molto ». A questo punto pretendiamo da Meneghello la sua proposta per trasformare lo spazio del benessere in modo sostanziale . « Innanzitutto mi svincolerei dal concetto tanto preteso di privacy e trasformerei quello del wellness in un momento di reale condivisione ( a parte , ovvio , i vasi ) è una concezione moderna e del tutto giustificata , che condivido anche se non mi dispiacerebbe uno scenario , proprio come i romani , in cui si riusciva a parlare di business anche nei momenti più intimi , appunto nelle aree outdoor . Un po ’ come avviene in una piscina , dove ci si muove senza abiti con naturalezza e anche in presenza di persone che non appartengono alla nostra sfera più privata ». Ma concentriamoci ora sul progetto di Francesco per Bagno Architettura . « In realtà – sottolinea l ' interior designer –,

qui più che alla condivisione ho pensato alla riconnessione con la natura . Chiusi lateralmente ma senza coperture , gli spazi molto alti spingono a guardare in su facendoci sentire a contatto con l ’ esterno . Nei muri laterali non ci sono chiusure o porte : sono delle quinte con un ’ apertura zenitale che stimola il contatto con se stessi . E poi c ’ è lo “ specchio-non specchio ”. Che , al di là dell ’ omaggio a Ville Savoye di Le Corbusier , è una provocazione-riflessione . Siamo sempre più abituati a confrontarci narcisisticamente con la nostra immagine . E allora , nella zona lavabo , invece dello specchio ho messo un buco , una finestra aperta sull ’ esterno che induce a percepire ciò che ci circonda dimenticando noi stessi e facendo volare il pensiero ». Parliamo di rispetto per l ’ ambiente . « Premesso che la sostenibilità vera dovrebbe partire anzitutto da noi e dalle nostre abitudini , io punto su concetti come durabilità . Qui ad esempio ho scelto il travertino che , se estratto e lavorato con consapevolezza , è un materiale sostenibilissimo perché durevolissimo . Lo stesso vale per l ’ acciaio , riciclabile all ’ infinito . Per questo progetto ho scelto rubinetterie in acciaio 316L , il più performante in assoluto , soprattutto per l ' outdoor ». autore

Francesco Meneghello titolo del progetto

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Francesco Meneghello - Spaces & Objects