IAMAQ MAGAZINE Part III | Page 50

gabriele cavagma

…mi ritornò in mente la teoria sociologica, propugnata da molti studiosi, secondo cui la “servitù volontaria” deve essere la costante comune di tutte le comunità appena evolute, dove può sussistere la convivenza pacifica solo grazie alle divisioni di classi in dominanti e dominati.

L’uomo è sempre stato un prigioniero di pochi; anche nel nostro tempo nulla è cambiato: da un unico dominante siamo passati, con lo scorrere della storia, a pochissimi privilegiati, che ora sono nascosti e ben protetti nelle consorterie.

La cattiveria imposta, l’ingordigia, l’ansia, erano sempre esistite; perché mai nessuno le aveva combattute a fondo operando per migliorare le coscienze? Ora, in più siamo subissati e oppressi da mille altre cose come: i mutui, il denaro, il senso di colpa, le regole, i governi, i debiti, le bollette da pagare, lo spreco, la competizione, le molte tasse che ci erano “imposte” da un’enormità di enti parassitari. Avevo constatato di persona che – grazie ai miei “nuovi maestri” - era fondamentale creare l’ansia e l’insicurezza tra i popoli….

Da ARIA COMPRESSA racconto di Gabriele Cavagna pubblicato nel 2014 Youcanprint Self – Publishing

A cura di Marco Bozzini, Socio Fondatore, Accademico, Direttore Dipartimento Poesia Istituto Internazionale d'Arte Europa