anno lavorato, vissuto e amato quel territorio, fino ad arrivare a conoscerne ogni singolo centimetro quadrato. E qui il rispetto questa famiglia per il proprio contesto è evidente. Lo noti osservando queste campagne, ancora oggi così poco antropizzate, quasi vergini, che donano agli occhi la bellezza autentica di uno scenario bucolico quasi incontaminato. C ' è solo qualche antica casa coloniale e qualche stradina sterrata a spezzare la piacevole monotonia dell’ affascinante paesaggio, fatto di filari di passerina, pecorino e montepulciano adagiati su dolci colline argilloso-sabbiose intervallate da impervi canyon calanchivi. La premessa sull’ estrema tipicità di questo territorio era dovuta se si vuole comprendere davvero la realtà di questa Azienda. La Cocci Grifoni, nasce nel 1970 grazie a Guido Cocci Grifoni, papà di Paola( enologa dell’ azienda) e Marilena( direttrice commerciale), ma anche uno dei padri della viticoltura marchigiana. Guido è purtroppo scomparso nel 2010, ma l’ azienda ha saputo comunque mantenere inalterate le proprie peculiarità di attività a conduzione familiare rispettosa della tradizione, ma anche di azienda pioneristica per intuizioni ed innovazioni. Ad e- sempio, questa fu la prima cantina ad imbottigliare il Rosso Piceno Superiore, annata 1969, con l’ etichetta“ Le Torri”. Ma oggi vogliamo parlarvi di un’ altra folgorante intuizione di questa azienda. Esattamente era il 1983, quando Guido decise di ridare
definitivamente dignità al Pecorino, un vitigno autoctono marchigiano fino ad allora messo nel dimenticatoio, fin quasi a scomparire. Un’ idea semplice e ambiziosa allo stesso tempo: valorizzare un vino bianco, nel piceno, terra di grandi vini rossi. Forse all’ epoca poteva sembrare un azzardo. Ma se oggi il Pecorino è oggi uno dei vini bianchi autoctoni italiani più
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