I PIACERI DELLA VITE NUMERO UNO - FEB 2017 | Page 81

di un vino . In pratica , quando in enoteca o in GDO scegliamo una bottiglia , possiamo valutare praticamente soltanto la qualità dei materiali “ esterni ”, quali vetro , etichetta e capsula . L ' unico componente non visibile della confezione , perché risulta quasi sempre “ mascherato ” dalla capsula , é proprio il tappo stesso . Sfortunatamente questa è anche la variabile che più incide sulla corretta conservazione ed evoluzione del vino stesso . Ecco perché sarebbe quantomeno auspicabile che , per maggiore trasparenza , si cominciasse ad indicare nel retroetichetta anche la tipologia del tappo utilizzato e la sua provenienza : un semplice accorgimento che , non solo otterrebbe il sicuro apprezzamento del consumatore , ma darebbe finalmente il giusto “ peso ” a questo piccolo , ma fondamentale , elemento della bottiglia di vino . ■

TCA , se lo conosci lo eviti

Il tricloroanisolo è una molecola esogena al vino derivante da contaminazione da “ Armillaria Mellea ”, un fungo che sviluppa proprio il TCA come prodotto del metabolico . Più che creare un suo cattivo odore , il Tca è capace di sopprimere le nostre capacità olfattive , facendo in pratica da inibitore degli odori . I maggiori sforzi per evitare che venga trasmesso al vino sono stati indirizzati sulla prevenzione , cercando quindi di evitare le fonti di contaminazione . Altra strada è invece quella di intervenire direttamente sul sughero attraverso la bollitura , che si realizza attraverso l ’ immersione totale in acqua pulita bollente , oppure con metodi di distillazione a vapore controllata , che sfruttano la volatilità del TCA , al fine di trascinarlo via . Tuttavia non è sempre e solo il sughero a conferire al vino il cosiddetto “ sapore di tappo ” al vino : a volte infatti può essere anche trasmesso al vino sia dalle botti per l ’ affinamento , che dalle stesse attrezzature di imbottigliamento .
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