SPECIALE VENDEMMIA 2017
SPECIALE VENDEMMIA 2017
Manduria la vendemmia è iniziata da qualche giorno – racconta Gianfranco – dove, le svariate ondate di caldo hanno reso anticipata la maturazione, del già precoce primitivo, di circa una settimana. Da segnalare la straordinaria resistenza di questo vitigno al caldo estremo, che ormai da qualche anno arroventa il nostro areale. I giorni che hanno anticipato la vendemmia sono stati caratterizzati da venti da nord molto freschi che hanno creato delle ottime escursioni termiche. Ecco perché, tutti i vignaioli di questa terra dall’ annata in corso si aspettano ottimi vini, con grandi profumi. Dal punto di vista agronomico sarà ricordata come una annata abbastanza facile, in quanto, complice il clima secco, le principali ampelopatie della vite sono state controllate agevolmente con pochissimi trattamenti. Unica nota dolente sul fronte delle rese, poiché ad oggi si stima un calo di produzione del 30 %”. Gli abbiamo poi chiesto anche un parere su quella che è la sua esperienza diretta e le sue aspettative per i suoi vini che, ormai da diversi anni, ci regalano picchi qualitativi assoluti. E Gianfranco ha aggiunto:“ Nel mio caso, rispetto alle vendemmie passate, la resa è rimasta praticamente immutata. Questo perché le mie vigne sono costituite da vecchie viti che, si sa, soffrono meno il caldo e hanno quindi un miglior equilibrio vegeto-produttivo. Per questo, personalmente mi aspetto dei vini di grandissima finezza, moderatamente alcolici e abbastanza freschi”. Vini che non vediamo l’ ora di assaggiare … Arriviamo in Campania in cui, già a fine agosto, si avvertiva invece una certa prudenza. Almeno nelle parole Antonio Papa, per quello che riguardava i suoi storici vigneti( anche per lui di primitivo) nella zona del Falerno del Massico:“ Conosciamo tutti ormai le anomalie di quest ' annata. Dalle gelate primaverili al problema più esteso della siccità, che sta preoccupando non poco anche i produttori di vino. Tendenzialmente nell ' area di produzione del Falerno del Massico si respira un certo ottimismo, specie sulle varietà a bacca nera: nell ' areale sud, zona di vocazione del vitigno primitivo, le uve sono sane e, seppur la pianta abbia sofferto la siccità, pare stia rispondendo bene. Il monitoraggio continuo delle uve ci farà raccogliere solo quando la maturazione fenolica sarà ottimale: infatti, il rischio maggiore quest ' anno, è quello di raccogliere uva non perfetta a livello fenolico, anche se con una buona concentrazione di zucchero. Quindi massima prudenza, perché comunque non sarà un’ annata facile dal punto di vista delle fermentazioni. Meno ottimistica la previsione per le varietà a bacca bianca, che hanno leggermente sofferto di più il caldo con il rischio di non produrre vini equilibrati. In ogni caso, oggi( 25 agosto- ndr) è comunque ancora presto per valutare, ma di sicuro credo che avremo un anticipo rispetto al passato di circa 10 giorni sulle vigne giovani e forse 15 giorni su quelle antiche”.
“ Il rischio maggiore, quest ' anno, è quello di raccogliere uva non perfetta a livello fenolico...”( Antonio Papa)
Nel basso Lazio invece l’ annata fortunatamente sembra non aver avuto grandissime problematiche, se non legate ad incendi e altri atti dolosi. E in effetti DOC del Cesanese di Olevano Romano DOC raccogliamo ottime notizie, almeno secondo quanto pronosticato a fine agosto da Lorenzo Migrante:“ Nonostante le condizioni atmosferiche avverse per la coltivazione della vite e una gelata che ha colpito i miei vigneti a fine aprile, si presenta una vendemmia con una quantità molto ridotta, ma una qualità eccellente.
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