I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 762
medico di squadra attestante la condizione di diabete insulinodipendente da trasmettere secondo le modalità stabilite da ciascuna
Federazione e nel rispetto della normativa sulla riservatezza dei
dati personali alla autorità federale competente.
La presenza di una concentrazione anomala di ormone endogeno
appartenente alla classe (E) o dei suoi marcatori diagnostici nelle
urine di un atleta costituisce un'infrazione, a meno che non sia
stato comprovato in via definitiva che il fenomeno è dovuto
esclusivamente ad una condizione fisiologica o patologica.
II - PRATICHE VIETATE NELLO SPORT
I seguenti metodi sono proibiti:
1. Doping ematico: consiste nella somministrazione di sangue,
globuli rossi e/o emoderivati all'atleta, procedura che può essere
preceduta da un prelievo di sangue sull'atleta che continua
l'allenamento in uno stato di insufficienza ematica.
2. Somministrazione di trasportatori artificiali di ossigeno o di
sostituti del plasma.
3. Manipolazioni farmacologiche, chimiche e fisiche.
III. CLASSI DI SOSTANZE VIETATE NELLO SPORT SOLO IN
DETERMINATE CONDIZIONI
A. Alcool
Le Federazioni Sportive indicheranno nella Convenzione da
stipulare con la FMSI la richiesta eventuale di condurre analisi per
l'individuazione dell'etanolo. Le analisi per l'individuazione
dell'etanolo dovranno essere obbligatoriamente condotte se così
previsto dalla Federazione Sportiva Internazionale di appartenenza.
B. Cannabinoidi
Saranno condotte analisi per l'individuazione di cannabinoidi (ad
es. Marijuana, Hashish). In occasione dei Giochi Olimpici, saranno
svolti controlli per il rilevamento di cannabinoidi. La concentrazione nelle urine di 11-nor-delta-9-tetraidrocannabinolo-9-acido
carbossilico (carbossi-THC), in misura maggiore di 15
nanogrammi per millilitro, configura un caso di doping.
C. Anestetici locali
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