I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 587
L‘efficacia del trattamento diminuisce con il passare del tempo.
La levodopa mostra due tipi differenti di effetti collaterali:
1. Sviluppo di movimenti involontari coreifornmi: questo effetto si sviluppa nella
maggioranza dei pazienti dopo due anni di trattamento. I movimenti possono
interessare viso ed arti, e possono essere anche molto gravi. Se la dose viene
ridotta questi movimenti scompaiono, ma torna la rigidità.
2. Effetto on-off: la levodopa può causare una perdita della motilità talmente
improvvisa che il paziente si blocca mentre sta camminando, oppure si sente
incapace di alzarsi dalla sedia. Non si conoscono le cause di questo effetto, ma
spesso gli attacchi non sono legati al dosaggio della levodopa.
Inoltre all‘inizio del trattamento possono comparire parecchi effetti indesiderati acuti
che scompaiono dopo poche settimane. Si possono avere: nausea, anoressia,
ipotensione, sindromi simili alla schizofrenia. Nel 20% dei pazienti si possono avere
confusione mentale, insonnia ed incubi notturni.
Per aumentare gli effetti centrali della levodopa, e per diminuire gli effetti periferici
si possono associare al trattamento inibitori della dopa-decarbossilasi periferica;
inibitori della degradazione della dopamina a livello centrale; bloccanti dei recettori
periferici dopaminergici.
B. AGONISTI DOPAMINERGICI D2
Aumentano il tono dopaminergico legandosi ai rec della dopamina nell‘ area nigrostriatale( rec D2)
- BROMOCRIPTINA Ha una durata d‘azione di 6-8 h, per cui richiede meno
somministrazioni rispetto alla levodopa.
- APOMORFINA (anche agonista D3-in uso contro l‘ impotenza maschile e le
disfunzioni erettili- vedi cap degli stimolanti il SNC)
- PERGOLIDE
- DIIDROERGOCRIPTINA MESILATO
- ROPINIROLO
- PRAMIPEXOLO
- LISURIDE
- CABERGOLINE
C. DERIVATI DELL‘ ADAMANTANO
- AMANTADINAProvoca il rilascio di dopamina dai depositi intracellulari dei
neuroni del SNC e SNP oltre a ritardarne la ricaptazione da parte dei neuroni
(emivita 21 ore). La sua efficacia è minore rispetto a quella della levodopa o della
bromocriptina, inoltre la sua azione diminuisce nel tempo.
3. INIBITORI IRREVERSIBILI DELLE MAO B (enzimi deputati alla degradazione
di dopamina. La dopamina cosi‘ puo‘ sostare x piu‘ tempo sui suoi recettori senza
essere velocemente degradata
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