I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 33

Se la clearance della teofillina è alterata, p. es., da una patologia, la farmacocinetica cambia . Il paziente B ha uno scompenso cardiaco e la sua clearance è di 21,5 ml/h/kg (circa la metà di quella del paziente A). In seguito alla somministrazione di 300 mg di aminofillina q 6 h, nel paziente B la concentrazione del farmaco è il doppio di quella del paziente A e il tempo necessario per raggiungere i livelli di plateau è due volte più lungo, poiché l‘emivita (16 h) è il doppio di quella osservata in un adulto sano. Concentrazioni plasmatiche di teofillina variabili da 10 a 20 mg/l (da 55 a 110 millimol/l) sono solitamente ottimali. Oltre i 20 mg/l, è più probabile che si abbia tossicità. Quindi, il paziente B è a rischio di tossicità (nausea, vomito, stimolazione del SNC, convulsioni) la quale, sapendo che lo scompenso cardiaco riduce il metabolismo, può essere evitata somministrando una dose inferiore. Inoltre, il rallentamento del metabolismo può essere individuato tenendo sotto controllo la concentrazione plasmatica. Regimi posologici: per il paziente B, la dose appropriata è costituita probabilmente da 200 mg di aminofillina q 8 h (25 mg/h). Tuttavia, poiché in questo paziente l‘emivita è prolungata e l‘accumulo avviene lentamente, deve essere somministrata una dose di carico per produrre rapidamente una concentrazione (e quindi una risposta) terapeutica. La dose di carico di aminofillina necessaria è pari al volume apparente di distribuzione moltiplicato per la concentrazione di teofillina desiderata, corretta per la frazione di teofillina presente nell‘aminofillina; essa è di circa 500 mg: In un giovane asmatico forte fumatore, senza altre patologie associate (paziente C), la clearance della teofillina è di 86 ml/h/kg e l‘emivita è di 4 h. La dose di 300 mg di aminofillina q 6 h (50 mg/h) è probabilmente. La necessità di un dosaggio superiore del farmaco può essere prevista in anticipo e può essere confermata dalla misurazione della concentrazione plasmatica effettuata subito prima della dose successiva. Tuttavia, somministrare aminofillina a questo paziente è difficile a causa della brevità dell‘emivita, della notevole entità della clearance e degli alti dosaggi necessari (100 mg/h). Per questo paziente, è indicato l‘impiego di una formulazione a rilascio prolungato. Dal momento che l‘assorbimento è più o meno prolungato, una dose di 600 mg q 6 h eviterà probabilmente che le concentrazioni siano soggette a fluttuazioni troppo ampie. VARIABILITA' DEI VALORI DEI PARAMETRI Al momento di adattare la somministrazione di un farmaco alle esigenze di un determinato paziente, devono essere tenuti in considerazione molti fattori in grado di modificare i parametri farmacocinetici. Tuttavia, anche con l‘adattamento della posologia, di solito rimane comunque un discreto grado di variabilità; di conseguenza la risposta ai farmaci e, in alcuni casi, la loro concentrazione plasmatica, devono essere tenute sotto controllo con grande attenzione. Età e peso: per alcuni farmaci, gli effetti dell‘età e del peso sulla farmacocinetica sono ben documentati. Per gli individui di età compresa fra i 6 mesi e i 20 anni, la funzione renale appare ben correlata con l‘ASC. Pertanto, per i farmaci eliminati 33