I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 159

5. DERIVATI DELLO IODIO Attivi verso batteri solo in forma vegetativa (lo iodio non è sporicida). Lo iodio puo‘ essere anche rilasciato dai dei polimeri ―carrier‖ (iodofori) che permettono la solubilizzazione dello iodio in H2O. Lo iodio svolge 1 azione antisettica topica, provocando l‘ inattivazione e la denaturazione della componente proteica cellulare, con azione oxidante e deidrogenante a carico dei gruppi sulfidrilici liberi e iodurazione a carico dei residui di Tyr . - IODIO: si usa sottoforma di: a) soluzione idroalcolica (tintura di iodio) x la disinfezione della cute all‘1-2% di I2; b) soluzione acquosa (soluzione di Lugol) è meno irritante; c) soluzione al 2% in glicerina, x applicazione su mucose; d) soluzione idroalcolica concentrata all‘ 8% (tintura di iodio conc.) x la disinfezione di oggetti non metallici; e) Derivati organici dello iodio \ polimeri ―carrier‖ (iodofori): - DI-IODO-IDROXI-PROPANO - CADEXOMERO IODICO - IODIO \ OTTIL-FENOXI-POLIETILEN-GLICOLE - IODIO \ POVIDONE (PVP- Betadine) Le soluzioni di iodofori hano 1 attività di durata limitata nel tempo, xchè lo I2 tende a ridursi: l‘inattivazione è resa evidente dalla diminuzione progressiva della colorazione ambrata delle soluzioni 6. DERIVATI DEL CLORO Il cloro è 1 potente agente oxidante grazie alla formazione di acido ipocloroso HClO indissociato che agisce soprattutto a pH acidi ; se il pH aumenta verso l‘ alcalinita‘ si formano ioni ipoclorito ClO-, meno attivi. Forse è capace di clorurare alcuni amminoacidi costituenti proteine. Il cloro è pero‘ inattivato da siero, feci, e materiale contenente proteine; se associato a formaldeide da vita a 1 composto cancerogeno (il bis-clorometile) - CLORAMINA T - BIOSSIDO DI CLORO - SODIO IPOCLORITO (soluzione di Daikin Carrel o candeggina ) - TOSICLORAMIDE - ALAZONE - TRICLORO-TRIAZIN-TRIONE - CLORAZODINA(libera 2 moli di acido ipocloroso) - TRI-CLORO-CARBANILINA (CARBANILIDE) 7. PEROSSIDI Sono degli acidi deboli usati x la pulizia meccanica delle ferite. La loro azione battericida è dovuta alla liberazione di ossigeno O2 (e H2O) in presenza di 1 enzima comune nei tessuti, la catalasi. L‘ effervescenza causata dall‘ ossigeno rimuove il materiale estraneo dalle ferite e ossida i componenti dei microbi. 159