I_Canti_di_Castelvecchio Canti di Castelvecchio | Page 8
campa su la macchia anch’essa.
Sa che, col verno che comincia,
ti finisce la rimessa.
La cincia è come te, di bosco:
sa che pane non n’hai più.
Va dove n’ha rimesso il Tosco:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
V
Le gemme qua e là col becco
picchia: anch’essa è taglialegna.
Nel bosco è un picchierellar secco
della cincia che t’insegna.
Col becco qua e là le gemme
picchia al mo’ che picchi tu.
Va, taglialegna, alle maremme...
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
VI
Ha il nido qua e là nei buchi
d’ischie o d’olmi, ove gli garba;
e pensa forse a que’ tuoi duchi,
grandi, dalla lunga barba.
Nei buchi erbiti dove ha il nido,
pensa al gran tempo che fu;
e getta ancora il vecchio grido:
tient’a su! tient’a su! tient’a su!
VII
Un’azza è quella con cui squadri
là, nel verno, il pino e il cerro;
con cui picchiavano i tuoi padri
sopra i grandi elmi di ferro.