I_Canti_di_Castelvecchio Canti di Castelvecchio | Page 23

IL BRIVIDO Mi scosse, e mi corse le vene il ribrezzo. Passata m’è forse rasente, col rezzo dell’ombra sua nera la morte... Com’era? Veduta vanita, com’ombra di mosca: una ombra infinita, di nuvola fosca che tutto fa sera: la morte... Com’era? Tremenda e veloce come un uragano che senza una voce dilegua via vano: silenzio e bufera: la morte... Com’era? Chi vede lei, serra né apre più gli occhi. Lo metton sotterra che niuno lo tocchi, gli chieda - Com’era? rispondi... com’era? -