Guide agli itinerari più belli d'Italia Verona - Dic. 2013 | Page 23
Torre dei Lamberti
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monumenti,verona
Iniziata nel XII secolo e varie volte
innalzata, sin dal 1464 è la torre più alta
di Verona. Dalla panoramica cella
campanaria, accessibile attraverso una
lunga rampa di scale o utilizzando un
comodo ascensore. si gode di
un'impareggiabile veduta che dal centro
città si dirama sino alle montagne
circostanti.
45.44308°N , 10.99798°E
Sul lato nord-est di piazza delle Erbe, il
romanico Palazzo della Ragione (primo
a destra arrivando da via Mazzini o via
Cappello) è sovrastato da una imponente torre, che con i suoi 84 metri di
altezza pare sorvegliare paternamente la piazza e vegliare sui commercianti
che in essa lavorano. E' la Torre del Comune, più conosciuta come Torre dei
Lamberti a ricordo della potente famiglia veronese che la fece erigere.
La sua costruzione iniziò nel 1172 seguendo lo stile romanico tipico
dell'epoca ed ancor oggi visibile nella parte bassa, realizzata con MATTONI
ALTERNATI a TUFO. Nel corso dei secoli ha subito vari innalzamenti, in un susseguirsi di materiali e stili sempre tra
loro felicemente intonati, sino al 1464 quando, con l'aggiunta della cella campanaria ottagonale sopra le finestre
trifore è diventata la torre più alta di Verona. Un ultimo intervento a fine settecento per inserire l'orologio tutt'oggi
funzionante e visibile anche da piazza Brà.
Dal 1972 è aperta al pubblico, che dal cortile del Mercato Vecchio può accedere alla sua sommità attraverso le
scale o un comodo ascensore. Dalla panoramica cella campanaria si gode di un'impareggiabile veduta che dal
centro città si dirama sino alle montagne circostanti.
Al suo interno già nel 1295 erano state collocate due le campane che, rintoccando le ore, regolavano i ritmi della
vita cittadina: IL RENGO e LA MARANGONA. Il Rengo (da 'arengo' il luogo che durante il medioevo era destinato
alle pubbliche assemblee) era la più grande e veniva utilizzata per chiamare il popolo a raccolta durante i
momenti più importanti della vita cittadina o per dare l'allarme in caso di pericolo per la città. La Marangona (da
'marangon' che in dialetto vero