Guide agli itinerari più belli d'Italia Verona - Dic. 2013 | Page 16
Duomo di Verona
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Sebbene sia quasi celata in una piazza
minuscola ed austera, il Duomo di
Verona è comunque una delle chiese più
belle della città. Esternamente armoniosa
e alta sui tetti del centro, fu edificata sui
resti di una precedente basilica
paleocristiana; venne consacrata nel
1187 da Papa Urbano III e dedicata a
santa Maria Assunta.
45.44715°N , 10.99674°E
Nel corso dei secoli il Duomo di Verona
è stato oggetto di numerosi interventi,
volti ad accrescerne le strutture e
migliorarne le forme: verso la metà del
quattrocento fu ampliata, sopraelevando
le navate ed inserendo sulla facciata
elementi tardogotici; nel cinquecento il
Sanmicheli circondò l'abside con uno splendido TORNACORO e progettò il
campanile; nel XVIII secolo le cappelle laterali del SS Sacramento e della
Madonna del Popolo furono riprese con forme barocche; nel 1880 venne
rifatto il pavimento in marmo e nel 1913 ripresero i lavori per completare il campanile.
La facciata, tripartita da contrafforti triangolari, è una singolare fusione di gotico e romanico: un'architettura di
colori dominata dallo splendido protiro a due livelli. Nella parte inferiore esso è sorretto da colonne tortili che
poggiano su GRIFONI ALATI e sostengono un arco a tutto sesto, ai cui lati sono scolpiti motivi vegetali, scene di
caccia e figure di santi. Nella parte superiore viene riproposto l'arco a tutto sesto, sormontato da un timpano con
archetti che poggiato su otto colonne.
Il magnifico portale è scolpito con immagini di profeti e di animali, sovrastato da una lunetta in cui è visibile un
bassorilievo policromo che ritrae la Madonna in trono col Bambino, circondata dai Magi e dai Pastori accorsi
all'annuncio. Volgendo lo sguardo verso l'alto possiamo facilmente notare gli interventi che nel quattro e
cinquecento portarono ad un innalzamento dell'edificio, inserendo in facciata le grandi finestre biforate, il rosone
centrale circondato da una loggia cieca con otto copie di piccole colonne, l'ultimo slanciato livello che culmina
nello stemma del cardinale Agostino Valier. Entrando nella Basilica si gode di uno straordinario sguardo
d'insieme: l'altezza e la profondità della NAVATA CENTRALE unite alla maestosità dell'ambiente fanno sentire
inadeguati e imperfetti dinanzi a spazi così artisticamente carichi di significati. L'impianto è romanico, ma ha
ricevuto il suo attuale aspetto gotico nel corso del XV secolo: conta tre navate con volte a crociera e cinque
campate ripartite da otto colonne in marmo. Nei fianchi delle navate si aprono quattro cappelle per lato, con le
due maggiori che costituiscono il braccio corto di una croce.
Nell'interno sono da ammirare le cappelle e gli altari con
pregevoli opere d'arte rinascimentali e barocche (Falconetto,
Liberale, Giolfino, Cignaroli, Torbido); la sistemazione del
presbiterio, dove lo sguardo viene rapito dall'elegante
tornacoro semicircolare a marmi policromi (opera del
Sanmicheli) sovrastato da uno splendido Crocifisso in bronzo;
gli affreschi della volta, del catino e dell'arco trionfale, tutti
opera del Torbido (1534). Una particolare attenzione merita,
sulla controfacciata alla sinistra dell'ingresso principale, il
sepolcro del VESCOVO NICHESOLA; opera egregia di Jacopo
Sansovino al cui interno è collocata la splendida Pala
dell'Assunta realizzata dal Tiziano nel 1530. Il dipinto,
trafugato dai francesi durante la campagna d'Italia
napoleonica e riportato all'antico splendore grazie ad un paziente restauro, racconta la ASSUNZIONE DELLA
VERGINE in cielo ed è l'unica opera del grande pittore bellunese eseguita a Verona. E' un olio su tela di quattro