Guide agli itinerari più belli d'Italia Venezia - Dic. 2013 | Page 4

Basilica di San Giorgio Maggiore Postato da Guiditaly Guiditaly chiese,basiliche,venezia 45.42947°N , 12.34301°E Bellissima opera di Andrea Palladio, che non la vide compiuta, ha molte analogie con la Chiesa del Redentore. L'interno, a croce latina con tre navate, conserva opere di grandi maestri quali J. Tintoretto, J. Palma il Giovane, V. Carpaccio. Di particolare interesse il Presbiterio con due capolavori di J. Tintoretto: L'Ultima Cena e Il Cader della Manna. In sostanziale continuità con la progettazione del refettorio, a pochi anni di distanza Palladio affronta la costruzione della grande chiesa del convento, senza dubbio il suo cantiere più complesso e difficile dai tempi delle Logge della Basilica vicentina. Le grandi ricchezze del monastero e della potente Congregazione di Santa Giustina dettano la scala dell'intervento; le precise indicazioni liturgiche e le tradizioni dell'Ordine determinano la scelta della pianta longitudinale, nonché la presenza di coro, presbiterio, crociera, navata e cupola. Tra il novembre 1565 e il marzo 1566, il progetto di Palladio viene trasposto in un modello che impressiona profondamente Giorgio Vasari in visita a Venezia. Nel gennaio dell'anno successivo si stipulano i contratti con gli scalpellini e i muratori che devono seguire i profili e le misure indicate da Palladio. Nel 1576 è finita la struttura generale. Molti anni dopo, tra il 1607 e il 1611, si realizza anche la facciata attuale, che tuttavia studi recenti stanno dimostrando lontana dall'originaria volontà palladiana. Come già Leon Battista Alberti cento anni prima, così Palladio prende a modello i grandi edifici termali romani antichi. Nella planimetria si possono leggere con chiarezza le quattro entità spaziali chiamate da Palladio a comporre il corpo dell'edificio. Alla navata principale voltata a botte e controventata da tre volte a crociera - un vero e proprio frigidarium delle terme romane - segue l'improvvisa espansione laterale delle absidi e verticale della grande cupola su tamburo; a quest'ultima Palladio affianca lo spazio estremamente studiato del presbite