Guide agli itinerari più belli d'Italia Torino - Dic. 2013 | Page 26
Teatro Regio
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teatri,torino
La sua origine
45.07052°N , 7.68789°E
La decisione di costruire un
vero e grande teatro d'opera a
Torino, a imitazione delle altre
capitali dell'epoca, fu presa nel
1713 quando il Ducato di
Savoia si trasformò in Regno di
Piemonte, sancito dal trattato
di Utrecht e sotto la guida di
Vittorio Amedeo II; dovettero
però passare ancora parecchi
anni prima che l'idea del teatro prendesse corpo e solamente nel 1738, il
successore Carlo Emanuele III diede inizio ai lavori.
Precedentemente (dal 1678) la sua funzione era svolta in parte dalla Sala del
Teatro Ducale detta di S.Giovanni.
Progettato da Filippo Juvarra e inserito nel complesso delle Segreterie, il
nuovo teatro fu realizzato da Benedetto Alfieri. I lavori incominciarono nel
1738 e proseguirono con tale rapidità che il 26 dicembre 1740 il teatro fu
inaugurato con l'opera Arsace di Francesco Feo su libretto di Pietro
Metastasio.
Nato quarant'anni prima della Scala, il Regio vanta centinaia di prime rappresentazioni fra le quali si annoverano
Manon Lescaut e La Bohème di Giacomo Puccini, Salomé di Richard Strauss e la falsa prima scaligera di Giselle
avvenuta invece a Torino il 26 dicembre 1842.
Il nuovo teatro poteva contenere 2.500 spettatori e la sua sala era considerata la più grandiosa d'Europa. I più
grandi nomi del bel canto e del balletto passarono sulla scena del Regio confermando la sua gloriosa tradizione.
Nel 1798, durante l'occupazione francese di Torino il teatro prese il nome di National, nel 1801 diventò Grand
Théatre des Arts e nel 1804 prese la denominazione di Théatre Impérial, nome che mantenne fino al 1814.
Con la caduta di Napoleone e il ritorno dei Savoia sul trono di Torino si ritornò anche al Regio Teatro.
Nel 1838 Pelagio Pelagi apportò una serie di modifiche alle strutture. Nel 1905 Ferdinando Cocito intervenne con
notevoli lavori di trasformazione della sala e del palcoscenico; nel 1924 si ebbe l'introduzione del cemento armato
nella torre di scena a cura di Giacomo Mattè-Trucco, il geniale progettista della Fiat Lingotto.
Dall'inizio del secolo il Regio divenne il tempio della musica di Wagner e di Strauss e al tempo stesso uno dei
teatri più aperti alla nuova opera francese e alla giovane scuola verista italiana.
L'incendio e i bombardamenti
La notte tra l'8 ed il 9 febbraio 1936 segna un evento drammatico nella vita culturale e musicale torinese; un
furioso incendio distrugge la sala e il palcoscenico del Teatro Regio.
I bombardamenti del 1942 e '43, durante la seconda guerra mondiale completano la rovina; solo nel 1966, dopo
alterne vicissitudini viene affidato il progetto per la ricostruzione all'Architetto Carlo Mollino e all'Ingegnere
Marcello Zavelani-Rossi.
Il nuovo Teatro Regio
Il nuovo Teatro Regio, ricostruito nello stesso luogo del precedente in Piazza Castello, anche se con diversa
dislocazione, rimane armoniosamente inserito nel contesto architettonico dell'antica piazza. È stato ufficialmente
inaugurato la sera del 10 aprile 1973 con l'opera I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi.
Una grande e artistica cancellata scorrevole in bronzo, opera di Umberto Mastroianni a titolo Odissea Musicale,
chiude l'atrio d'ingresso principale. Il nuovo complesso teatrale è stato concepito e realizzato con le più moderne
tecnologie e abbandonando la funzione esclusiva di sala da spettacoli, assume il più vasto ruolo di centro
propulsore della vita culturale e artistica di Torino e del Piemonte.
Il Teatro Regio a oltre un quarto di millennio dalla sua fondazione continua ad essere, con la sua attività,
testimone della storia e degli eventi di Torino, dell'Italia e dell'Europa.