Guide agli itinerari più belli d'Italia Roma - Dic. 2013 | Page 23
Palazzo Barberini
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Palazzo Barberini è un
41.90323°N , 12.48995°E
palazzo di Roma che ospita
parte
dell'importante
Galleria Nazionale d'Arte
Antica e l'Istituto Italiano di
Numismatica.
Il museo, che occupa quasi
interamente il primo piano
del palazzo, raccoglie opere
di grandi maestri della
pittura italiana e straniera,
dal XIII al XVIII secolo, fra cui
Raffaello e Caravaggio. Il
secondo piano ospita una raccolta di dipinti del settecento.
I Barberini avevano già cominciato ad alienare le loro collezioni nel
Settecento con le vendite dell'ultima discendente, Cornelia Costanza, sposata
a Giulio Cesare Colonna di Sciarra. Le liti ereditarie dei figli che si dovettero
dividere le primogeniture Colonna e Barberini, portarono ad una divisione
delle collezioni fra i due rami della famiglia, con un accordo stipulato a
Parigi nel 1811.
Solo nel 1934 si arrivò alla definitiva dispersione delle collezioni, con l'avallo dello Stato.
Nel 1984 si arrivò ad una migliore definizione dell'ordinamento riportandolo nella sua sede storica originaria la
collezione Corsini, e portando tutte le opere di provenienza da acquisti o da collezioni prive della loro sede
storica nel palazzo Barberini. L'intento era di creare in questa sede, quando fosse stato possibile, una Galleria
Nazionale nel vero senso del termine, ordinata cronologicamente ma con la possibilità di inserire nel percorso
acquisti e integrazioni, differente quindi come concezione dalla struttura definita dalle collezioni storiche del
panorama romano, viceversa di impianto molto più vicino ai grandi musei stranieri e dotata come questi di tutti i
più moderni servizi.
Nel complesso la collezione è ricchissima di capolavori,
soprattutto dei secoli XVI e XVII. Non è rappresentato in modo
completo il secolo XV, dove però spicca il fondamentale dipinto
di Filippo Lippi con la Madonna in trono con Bambino, datato
1437, in deposito da Corneto Tarquinia. Più consistenti le
collezioni del XVI secolo, fra le quali spicca per notorietà la
Fornarina di Raffaello, oltre a dipinti di Andrea del Sarto, del
Beccafumi, del Sodoma, del Bronzino, ad opere del Lotto, del
Tintoretto, di Tiziano ed El Greco, fino ad opere bolognesi, per
arrivare alla fine del secolo con la splendida Giuditta che taglia la
testa ad Oloferne del Caravaggio e al grande Seicento con opere
di Reni, Domenichino, Guercino, Lanfranco, Bernini, Poussin, Pietro
da Cortona, Gaulli, Maratta.
Molto ben rappresentata è anche la pittura del Settecento. Si articola in nuclei per scuole che danno un panorama
completo e molto omogeneo per qualità, della pittura italiana del periodo, con in più un raro nucleo di dipinti
francesi del Settecento.