Guide agli itinerari più belli d'Italia Palermo - Dic. 2013 | Page 5
Catacombe dei Cappuccini
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catacombe,palermo
Il Convento è conosciuto
38.11186°N , 13.33901°E
in tutto il mondo per la
presenza
nei
suoi
sotterranei di un vasto
cimitero, che attira la
curiosità di numerosi
turisti, e fin dai secoli
scorsi tappa obbligata
del Grand Tour (visitato
anche da
Guy de
Maupassant).
Lo
spettacolo
macabro
degli
innumerevoli
cadaveri
esposti,
è
spunto di riflessione sulla caducità della vita, sulle vanità terrene, e
sull'inutilità dell'attaccamento degli uomini alle loro fattezze esteriori. Le
gallerie furono scavate alla fine del '500 e formano un ampio cimitero di
forma rettangolare. Non sono mai state inventariate le salme ivi presenti, ma
si è calcolato che debbono raggiungere la cifra di circa 8.000.
Le mummie, in piedi o coricate, vestite di tutto punto, sono divise per sesso
e categoria sociale, anche se la maggior parte di esse appartengono ai ceti alti, poiché il processo di
imbalsamazione era costoso. Nei vari settori si riconoscono: i prelati; commercianti e borghesi nei loro vestiti
'della domenica'; ufficiali dell'esercito in uniforme di gala; giovani donne vergini, decedute prima di potersi
maritare, vestite col loro abito da sposa; gruppi famigliari disposti in piedi su alte mensole, delimitate da sottili
ringhiere simili a balconate; bambini; ecc.
Numerose salme appartengono comunque a frati dell'ordine dei Cappuccini stessi: il primo ad essere stato
inumato all'interno delle catacombe fu infatti frate Silvestro da Gubbio il 16 ottobre del 1599. La sua salma è la
prima sulla sinistra subito dopo l'ingresso.
Il metodo di imbalsamazione prevedeva prima di tutto di far 'scolare' la salma per circa un anno, dopo averle tolti
gli organi interni. Quindi il corpo, più o meno rinsecchito, veniva lavato con aceto, riempito di paglia, e rivestito
con i suoi abiti. Altri metodi, utilizzati specialmente in periodi di epidemie, prevedevano un bagno di arsenico o di
acqua di calce.
Entrando a sinistra, in fondo al primo corridoio, sulla destra, vi sono imponenti monumenti sepolcrali, fra cui il più
grande è quello di Giuseppe Grimau (morto nel 1755).
Quando a metà 800 le disposizioni sanitarie vietarono le sepolture nelle chiese e nei sotterranei, fu eretto a fianco
la chiesa il Cimitero dei Cappuccini.